L’Aquila. All’ombra della Basilica di Collemaggio, in un piazzale gremito, i Gonfaloni del Comune dell’Aquila, della Provincia dell’Aquila, della Regione Abruzzo, di tutti i Comuni della Provincia dell’Aquila, i labari e i vessilli dell’Associazione Combattenti e d’arma sono pronti per lo sfilamento. A seguire l’arrivo del Labaro dell’Ana, ma sicuramente il momento più importante di questa cerimonia è l’arrivo della gloriosa bandiera di guerra del 9° Reggimento Alpini di stanza proprio all’Aquila. Una folla fa da cornice al piazzale di Collemaggio mentre al centro i Gonfaloni sono in ordine pronti per lo sfilamento. Dopo gli onori iniziali alla pluridecorata bandiera di guerra, sulle note commoventi dell’inno di Mameli intonato dalla banda alpina, il corteo può finalmente muovere i primi passi. Momento solenne ed istituzionale quello dell’inizio della marcia, benedetta anche da qualche goccia di pioggia. In testa al corteo il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente, il Presidente della Provincia Antonio De Crescentiis e molti sindaci della provincia dell’Aquila, la Senatrice Stefania Pezzopane, l’Assessore regionale Mario Mazzocca. Dal Piazzale di Collemaggio il corteo dei Gonfaloni si muove con grande compostezza tra due ali di folla verso viale Collemaggio, passando per via Crispi e Corso Federico II fino a raggiungere Piazza Duomo nel cuore della città ferita, una città che torna a sorridere, a vivere. Qui avranno luogo gli onori finali e si concluderà questa prima e grande giornata di apertura dell’88esima adunata nazionale alpini, un evento che costituisce un vero e proprio riscatto ed uno spiraglio verso il futuro per questa città martoriata dal sisma del 2009, città che, però, ha saputo dimostrare una grande spirito di riscatto ospitando un evento così grande e di rilievo nazionale. Anche gli alpini, che qui prestarono i loro soccorsi allestendo il più grande campo durante l’emergenza sismica, hanno fortemente voluto all’Aquila lo svolgimento di questa 88esima adunata nazionale. Gianluca Rubeo, Diego Renzi e Federica Di Marzio.