L’Aquila. Taglio del nastro e già oltre 200 visitatori, ieri sera a Palazzo Iacobucci, per il “Viaggio con la storia del calcio”, la mostra gratuita itinerante del Museo del calcio internazionale promossa dall’Associazione Italiana Cultura Sport. Tanti gli ospiti eccellenti presenti, tra cui il presidente di L’Aquila 1927 Stefano Marrelli, il giocatore Damiano Zanon e il presidente nazionale di AiCS Bruno Molea. Assieme a loro anche i Presidenti di AiCS Abruzzo Andrea Padovani e di AiCS L’Aquila Gianni Padovani.
La 15esima tappa dell’esposizione itinerante è stata allestita in città grazie alla collaborazione dell’associazione L’AQUILA Young, dei comitati provinciale e regionale di AiCS e con il patrocinio del Comune dell’Aquila: fino al 30 novembre rimarrà a Palazzo Iacobucci, su corso Federico II, tra i complessi ottocenteschi più rilevanti del centro e da poco ristrutturato dopo il sisma.
Proprio alla ricostruzione e ai 10 anni dal terremoto, ieri sera i presenti hanno voluto dedicare l’inaugurazione della mostra. “Già 10 anni fa, come AiCS – ha ricordato il presidente di AiCS Bruno Molea -, abbiamo devoluto il nostro fondo di solidarietà ai cittadini aquilani. Oggi abbiamo deciso di tornare e chiudere proprio qui il nostro tour itinerante per dare un segnale positivo: è il tempo della ricostruzione. E dai giovani e dal bello si deve ripartire per trovare coraggio e determinazione. Speriamo che le scuole facciano visita alla mostra e che siano i nonni ad accompagnare i propri nipoti per immergerli in un viaggio che non è solo nella storia del calcio ma nella storia dei costumi e delle tradizioni italiane e internazionali”.
Sono ad oggi oltre 110mila le persone che hanno potuto osservare da vicino i cimeli unici esposti dal Museo del calcio internazionale® esposti in 14 città diverse, da nord a sud Italia. La 15esima tappa completerà dunque la mostra itinerante del museo diffuso più grande d’Italia che raccoglie pezzi unici, come i modelli di palloni e gli scarpini dal 1930 ad oggi, e le maglie originali dei campioni del calibro di Cruijff, Maradona, Pelé, Falcao, Platini, Ronaldo, Totti, Buffon e molti altri. Inaugurata a Perugia lo scorso febbraio, la mostra itinerante ha fatto già tappa a Forlì, Potenza, Foggia, Nocera Inferiore, Jesi, Chioggia, Verona, Firenze, Padova e Padova Fiere, Sassari, Ostia, Bologna. E altre città continuano anche ad oggi candidarsi perché il “Viaggio” prosegua, sostenuto dai Comitati provinciali di AICS, presente in tutta Italia con 140 comitati – tra provinciali e regionali.
Nei 18 mesi di “Viaggio”, tanti gli ospiti illustri che sono stati “padrini” della mostra, dai campioni contemporanei ai grandi calciatori del passato: dal campione del mondo Marco Materazzi a Perugia, all’arbitro Marco Guida a Nocera Inferiore, all’osservatore della Nazionale di Mancini Marco Scarpa a Chioggia, al portiere della Nazionale di calcio femminile appena qualificatasi ai Mondiali 2019 Emma Guidi. Tra le glorie del passato, il campione del mondo brasiliano Roberto Rivellino, il padre del ct della Nazionale Aldo Mancini, l’ex centrocampista della Juve degli anni Cinquanta Gino Stacchini, e l’ex storico attaccante della Roma Fabio Enzo. Video messaggio speciale anche da Mario Kempes, campione del mondo con l’Argentina, e visita d’eccezione al Museo del calcio internazionale anche da parte di Antonio Tajani, presidente del Parlamento europeo. Hanno tenuto a battesimo il museo itinerante di AICS anche Roberto Fabbricini, commissario della Figc, e Andrea Abodi, presidente dell’Istituto di Credito Sportivo, anch’esso sostenitore del progetto.
AICS, tra i primi enti di promozione sportiva del Paese, ha reso dunque accessibile a tutti gli storici cimeli unici del calcio: attraverso di essi, la prestigiosa raccolta ha il merito di raccontare non solo la storia dello sport più seguito al mondo, ma anche quella del nostro Paese e i suoi costumi, e del ruolo del calcio nella storia d’Italia. Spazio particolare è dato alle origini del calcio e al valore sociale alla base della sua promozione: per questo non mancano gli omaggi all’etica calcistica, come la maglia di Lionel Messi dedicata al progetto Mes per i rifugiati, e ai campioni che più sono rimasti nel cuore degli italiani, come Piermario Morosini e Davide Astori, entrambi scomparsi giovanissimi.