Pescara. Sono gravi le condizioni di S.T., il 28 enne di Tivoli colpito dal fulmine mentre si trovava sul Gran Sasso. Il giovane era in compagnia di altri due amici: il 24enne D.C. di Roma e il 28enne A.M. sempre di Roma.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il fulmine lo ha colpito mentre si trovava all’Osservatorio Astronomico di Campo Imperatore.
Come già raccontato dalle pagine di AbruzzoLive, immediati sono stati i soccorsi da parte del 118. Il personale medico sanitario gli ha effettuato già sull’elisoccorso un primo intervento di tracheotomia per permettergli di respirare.
Ora il giovane è in terapia intensiva, nel reparto di Rianimazione dell’ospedale dell’Aquila. Secondo quanto appreso è attualmente sottoposto al coma farmacologico. Il fulmine ha colpito solo uno dei giovani escursionisti, e sarebbe uscito dal tallone per poi scaricarsi a terra.
“Uno schermo nero che ti oscura gli occhi e una linea blu: uno vuoto e uno spostamento d’aria. E ti rendi conto della tua totale impotenza”. Racconta così l’esperienza di un fulmine in montagna Davide Di Giosafatte, il presidente delle Guide Alpine d’Abruzzo, che anni fa proprio scendendo dalla cima del Gran Sasso fu gettato a terra senza gravi conseguenze dalla scarica.
Colpiti da un fulmine a Campo Imperatore, grave un escursionista: trasportato in elisoccorso
“Quanto accaduto non è nuovo, succede, ma certo che in passato erano meno frequenti – spiega la guida, uomo che ha conosciuto i 7 mila sull’Himalaya – Una volta le previsioni meteo inoltre erano meno attendibili, mentre ora sono più precise: io oggi per esempio lassù non ci sarei andato o almeno nelle ore cruciali mi sarei messo al riparo, a metà giornata dico. I temporali quando arrivano, arrivano…. Se mi chiedete se i cambiamenti climatici possono influire, dico che li rendono più facili, li accentuano. Ma questo riguarda l’intero rapporto dell’uomo con la montagna ed è un discorso lungo e complicato. Che ci porterebbe a parlare degli incidenti in montagna, cosa che al momento non possiamo fare”.
“La pattuglia dei carabinieri forestali era a cento metri dai tre giovani colpiti da un fulmine a Campo Imperatore mentre le condizioni atmosferiche erano proibitive, quindi sono stati subito attivati i soccorsi che sono arrivati molto velocemente. Sono stati momenti drammatici in cui è stato evidente che uno dei tre giovani era in condizioni molti gravi, essendo esanime a terra”. Così fonti dei carabinieri forestali sul grave fatto di cronaca acceduto nel pomeriggio sul versante aquilano del Gran sasso dove tre giovani sono stati colpiti da un fulmine che ha ferito tre giovani escursionisti, di cui uno è ricoverato in coma farmacologico nel reparto di rianimazione dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila.
“C’erano anche dei passanti che avrebbero potuto dare l’allarme – continuano ancora i carabinieri forestali -, ma la nostra presenza nell’evento drammatico, è stato un episodio favorevole”. La pattuglia di sorveglianza di alta quota assicura un servizio che i carabinieri forestali svolgono durante il periodo estivo per essere polizia di prossimità nella ree più sensibili del Parco nazionale Gran Sasso Monti della Laga.