Chieti. Epidemia di morbillo a Chieti, da febbraio fino ad oggi 52 persone hanno dovuto far ricorso alle cure del Pronto soccorso dell’ospedale Santissima Annunziata, per alcuni è stato necessario il ricovero. La fascia di popolazione colpita riguarda la delle persone tra i 20 e i 40 anni, che da piccole non sono state vaccinate.
Come riporta Il Messaggero “È un picco senza precedenti – spiega Maria Di Felice, primario del Pronto soccorso teatino. “Negli ultimi anni non si era mai registrata un’escalation di queste proporzioni. Sono arrivati in ospedale molti bambini ma anche tanti giovani fino a 40 anni: alcuni di loro sono stranieri e giungono da Paesi dove non c’è sensibilità alla vaccinazione. Per affrontare efficacemente tutti i casi abbiamo attivato una procedura specifica tra Pronto soccorso, Pediatria, Malattie infettive, il Laboratorio analisi e il Dipartimento di prevenzione». Nella provincia di Chieti sono presenti dodici centri di vaccinazione (Chieti, Francavilla al mare, Guardiagrele, Ortona, San Giovanni Teatino, Lanciano, Atessa, Casoli, Villa Santa Maria, Vasto, San Salvo e Castiglione Messer Marino). Sul sito della Asl (www.asl2abruzzo.it), nella sezione Prevenzione, sono disponibili tutti i numeri di telefono per effettuare le prenotazioni.
Il morbillo è una malattia infettiva causata da un virus del genere morbillivirus ed è molto contagiosa. I primi sintomi sono simili a quelli di un raffreddore: tosse secca, naso che cola, congiuntivite con una febbre che diventa sempre più alta. Successivamente appaiono dei puntini bianchi all’interno della bocca. Dopo 3-4 giorni, appare l’eruzione cutanea caratteristica che dura da 4 a 7 giorni, composta di piccoli punti rosso vivo, prima dietro le orecchie e sul viso, e poi su tutto il resto del corpo.
Le complicazioni sono relativamente rare, ma il morbillo è pur sempre responsabile di un numero compreso tra le 30 e le 100 morti ogni 100.000 persone colpite. Le complicazioni sono dovute principalmente a superinfezioni batteriche: otite media, laringite, diarrea, polmonite o encefaliti. Si riscontrano più spesso nei neonati, nei bambini malnutriti o nelle persone immunocompromesse.
Il periodo di incubazione è di circa 10 giorni: inizia all’entrata del virus nell’organismo e finisce all’insorgenza della febbre. La contagiosità si protrae fino a 5 giorni dopo l’eruzione cutanea, ed è massima tre giorni prima, quando si ha la febbre. Il morbillo è una delle malattie più trasmissibili. Il contagio avviene tramite le secrezioni nasali e faringee, probabilmente per via aerea tramite le goccioline respiratorie che si diffondono nell’aria quando il malato tossisce o starnutisce. La durata della malattia varia tra i 10 e i 20 giorni.