Pescara. Mentre a livello nazionale la curva dei contagi e dei decessi ha cominciato a calare da oltre una settimana, in Abruzzo la lenta direzione verso il basso comincia a vedersi solo ora. Nell’ultimo mese sono stati 196 gli abruzzesi morti per cause legate al covid19 e di questi la grande maggioranza, circa l’80%, non erano vaccinati. Da inizio pandemia i decessi registrati in Abruzzo sono stati 2.864.
Quindi nonostante la variante Omicron sia meno letale rispetto alle precedenti, non vuol dire che non possa essere fatale per persone molto anziane o per chi ha scelto di non vaccinarsi. Su scala nazionale, secondo l’Istituto superiore di sanità (Iss), il tasso di mortalità è 23 volte più alto per i non vaccinati. Un dato non difforme dalla situazione della regione Abruzzo. Resta tra i più alti d’Italia anche il tasso di occupazione dei posti letto in Abruzzo, attestato al 37 per cento.
Coronavirus, in Abruzzo saturazione dei reparti ordinari più alta d’Italia