Sulmona. Ha preso il via questa mattina nel teatro Caniglia il primo congresso medico nazionale Città di Sulmona. Circa 400 i partecipanti in rappresentanza di 16 Ordini professionali. Al centro della due giorni “Inquinamento della catena alimentare – professione, ambiente, salute, sviluppo”. L’argomento ha rappresentato un’occasione proficua per affrontare, in maniera multidisciplinare, il problema dei disastri ambientali. In questi giorni, è entrato nel vivo il processo per la discarica di Bussi. Il sito industriale chimico avrebbe versato nel fiume Tirino, fino agli anni Settanta, una tonnellata al giorno di veleni residui della produzione. Secondo gli esperti gli effetti dannosi sulla salute si starebbero manifestando ora. “La medicina” ha spiegato il senatore Amedeo Bianco presidente della Federazione nazionale degli Ordini di Medici e Chirurghi “ha evoluto il suo paradigma. Ora al centro c’è la salute e non soltanto la malattia, in particolare l’ambiente è produttore e indicatore di salute. E’ necessario che il medico stia dalla parte delle persone anche nei disastri ambientali, la salute non si può barattare con lo sviluppo. E’ una sfida difficile, ma serve impegno e trasparenza”. Al riguardo, l’Ordine dei Medici, in ogni provincia, dovrà istituire commissioni dedicate a ambiente e salute. All’apertura del congresso hanno anche partecipato il manager della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila Giancarlo Silveri, Paola Inverardi rettore dell’Università dell’Aquila, Maurizio Ortu presidente provinciale L’Aquila dell’Ordine dei Medici, il vescovo di Sulmona-Valva Angelo Spina, Fabrizio Politi docente dell’Università dell’Aquila, il sindaco di Sulmona Giuseppe Ranalli, il presidente del consiglio comunale Franco Casciani, Domenico Taglieri vice presidente Fondazione Carispaq e presidente della Giostra Cavalleresca di Sulmona, Bartolomeo Tarzano tesoriere nazionale della Isde, medici per l’ambiente.Fuori programma l’arrivo, in tarda mattinata, di don Maurizio Patriciello parroco della “Terra dei fuochi” e di Gaetano Rivazzi, presidente dell’Ordine dei Medici della Campania esperto di tematiche ambientali. “Discarica di Bussi, Ilva di Taranto e Terra dei Fuochi” è intervenuto don Patriciello “disastri ambientali di diversa tipologia ma tutti egualmente nocivi per la salute e per l’ambiente, sottaciuti alla popolazione da chi ne era perfettamente a conoscenza. A Bussi hanno fatto bere alla popolazione sostanze chimiche, sapendo quello che stavano facendo. Dobbiamo comprendere che l’inquinamento ambientale riguarda tutti noi. E’ necessario spezzare il sistema, perché se muore l’ambiente moriamo anche noi. Anche se a questo punto non dobbiamo parlare più di inquinamento ma di tradimento”, ha proseguito don Maurizio. “Mi riferisco alla politica che ha sempre rassicurato tutti permettendo un simile scempio. Anche loro hanno precise responsabilità nei confronti della popolazione e dei figli”. Il congresso che si conclude domani è stato ideato in collaborazione tra il Comune di Sulmona, l’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di L’Aquila con la sponsorizzazione dalla FNOMCeO (Federazione Nazionale Ordini Medici Chirurghi ed Odontoiatri) e la Alba Auxilia, presieduta da Franco Fagnani, per la parte organizzativa e di tutoraggio