La Bomba di Niko Romito, che esattamente un anno fa aveva fatto tanto parlare di sé grazie all’apertura del Temporary a Pescara, al crocevia tra via Trento e via Milano, sbarca stabilmente sulla costa. Lo scorso anno riuscì a catalizzare l’attenzione della città, a dividere i gusti originando discussioni molto accese sui social, a stimolare la rassicurante quotidianità dei concorrenti diventando poi un caso di studio nazionale per l’impatto del format e per il numero di bombe vendute, oltre 49.000 in circa 38 giorni.
Da oggi, la Bomba più famosa d’Abruzzo si potrà gustare senza file chilometriche perché a Montesilvano è appena arrivato ALT Stazione del Gusto di Niko Romito e stavolta intende rimanerci per molto tempo.
ALT Stazione del Gusto si trova in via Palmiro Togliatti, nei pressi di uno degli snodi di traffico più importanti dell’area metropolitana. E’ un locale di 200 metri quadrati in un fabbricato dell’area stazione di servizio ENI che al suo interno ripete lo stile originale del primo Alt a Castel di Sangro lungo la statale 17, arricchito di nuovi colori e alcuni adattamenti nel modello architettonico.
ALT è aperto tutti i giorni dalle 8 alle 20 per servizio al tavolo e dalle 20 alle 22 in modalità asporto e delivery. Nel salone grande ed accogliente ci sono un enorme bancone centrale a vista affiancato da un angolo bottega in cui è possibile acquistare i prodotti del Laboratorio Niko Romito. All’esterno, sono disponibili tavolini e un parcheggio riservato ai clienti.
Il concept di ALT lo spiega lo stesso Niko Romito nel corso della presentazione alla stampa avvenuta questa mattina:
Quando fra qualche anno ci fermeremo a una stazione di servizio non faremo più rifornimento inquinante alle nostre auto, ma una ricarica sostenibile di energia pulita. Nel lasso di tempo di quell’attesa, la stazione di servizio ci deve accogliere con una nuova piacevolezza. Di odori, di colori. Ci deve donare il gusto della sosta, anche al palato. Da qui nasce ALT, dal desiderio di portare a tutti, viaggiatori, automobilisti, appassionati di cibo, la ricerca e la creatività gastronomica di un cuoco stellato che, dialogando con l’agro-industria, riesce ad offrire cibo buono, salubre, gustoso in modo accessibile ed espresso.
Il modello ALT nasce tre anni fa a Castel di Sangro con l’idea di servire l’automobilista, dal vacanziere al lavoratore, e con il passare del tempo è diventata anche una destinazione. L’offerta gastronomica di ALT a Montesilvano è la stessa, l’idea del format e della sua replicabilità, della scalabilità di un progetto legato all’alimentazione è un tema a cui Niko Romito dedica molte delle sue energie e l’apertura della prima replica in Abruzzo segna evidentemente l’avvio di una serie di aperture in altre località, probabilmente non solo italiane.
ALT impiega, nel personale dello staff, un numero di giovani locali che iniziano con la sua apertura un nuovo capitolo professionale. Il primo mese Niko Romito ha scelto un menu Anteprima, un condensato del percorso di gusto originario, per permettere ai ragazzi di formarsi al meglio ed entrare nel modello. Dal 16 gennaio, il menu di ALT Montesilvano sarà identico a quello di Castel di Sangro.
Mi piace molto l’idea che il secondo ALT nasca in Abruzzo – ha dichiarato Niko Romito ai giornalisti – in un luogo completamente diverso da Castel di Sangro e che dialoga con due città. Qui sulla costa abbiamo un bacino di utenza molto più grande. Il progetto è lo stesso, ma il pubblico è diverso, quello a Castel di Sangro, soprattutto in certi periodi è di tipo vacanziero, disposto ad una spesa diversa perché in vacanza, la grande sfida che ci attende è dialogare con un altro tipo di pubblico, per poi rendere scalabile il progetto e portarlo in altre aree che hanno le stesse caratteristiche.
C’è molta attesa per la nostra apertura, molte emozioni che ci arrivano da parte di amici e anche dal pubblico molto giovane. Vogliamo far capire che anche un prodotto semplice, popolare può avere qualità, valori gastronomici che possono essere portati a prezzi accessibili ad un pubblico molto più ampio. Il concetto di democratizzazione di un cibo di qualità è molto presente in tutti noi che lavoriamo per ALT e sintetizza il lavoro che stiamo facendo in questi anni.
Fresco della quinta apertura per Bvlgari Hotels & Resorts de ‘Il Ristorante-Niko Romito’ a Parigi – dopo Pechino, Dubai, Shanghai e Milano – lo chef e imprenditore non perde di vista nessuno dei suoi progetti. Dopo aver incassato l’approvazione da parte del Consiglio Regionale abruzzese con un contributo di 1,5 milioni di euro, Niko Romito sta lavorando alla realizzazione del Campus Ricerca e Alta Formazione Niko Romito che nascerà presto a Castel di Sangro.
E’ lo stesso Romito a sottolineare la rivoluzione insita nell’idea di rendere replicabile il concept di ALT, un cuoco Tre Stelle che decide di aprire un locale in un’area di servizio, considerato come luogo aperto in cui è possibile dialogare con tutti, è qualcosa di totalmente inedito, supportato dalla forte convinzione che la ricerca debba lavorare sia sul lusso che su dei modelli molto più semplici. Secondo Niko Romito, la scalabilità di un progetto, se sostenuto dalla ricerca, può funzionare e può migliorare l’offerta gastronomica e dare un prodotto di qualità a prezzi popolari ad un numero incredibilmente alto di persone.
La bomba senza grassi animali
Così è la bomba di ALT, prodotta a Castel di Sangro e senza grassi animali.
Salute, leggerezza e sostenibilità sono i perni della rivoluzione di ALT. L’attenzione di Niko Romito per l’aspetto salutistico dell’alimentazione ha in passato dato vita ad importanti progetti come il protocollo per il miglioramento dell’alimentazione ospedaliera “IN-Intelligenza Nutrizionale”.
Oggi per Niko, il rispetto del consumatore si traduce nell’idea di cibo sano, di qualità e alla portata di tutti. Inevitabile non tornare con la mente alle polemiche sull’utilizzo del surgelato.
Che la bomba sia un prodotto surgelato, io lo dichiaro da tre anni e sono orgogliosamente felice di dichiararlo. Si pensa sempre che il prodotto industriale abbia meno qualità, la parola industriale viene usata in accezione negativa, a volte corrisponde al vero, altre no. Dietro la bomba c’è un lavoro che ho sviluppato in due anni. Volevo creare una bomba perché è un prodotto che appartiene alla storia della mia famiglia, mio padre era proprietario di una pasticceria a Rivisondoli ed era famoso per queste bombe.
Volevo creare un progetto ripetibile, partendo dalla bomba di mio padre con una ricetta di quaranta anni fa, che rispettasse anche valori della leggerezza e della salute. Abbiamo creato una bomba senza grassi animali, utilizzando un brevetto di una start up umbra che collabora con noi, ovvero un’emulsione stabile di burro di cacao ed olio di oliva, grasso vegetale. Utilizziamo solo olio di prima frittura, la bomba che mangiate da ALT è fritta nell’olio fresco che poi non viene riutilizzato. Credo che nessun artigiano possa fare una cosa del genere, perché non è sostenibile al livello economico, noi lo possiamo fare perché grazie alle economie di scala. Abbiamo già collezionato due caratteristiche che la bomba di mio padre non aveva. Una volta cotto, il prodotto viene immediatamente abbattuto con azoto. In quel momento, cristallizziamo la freschezza. La bomba viene spedita poi nei vari ristoranti, adesso si trova ad esempio anche all’Expo di Dubai, dove sta avendo molto successo. A Roma, a Castel di Sangro e altrove chi mangerà la bomba, assaggerà il frutto di un lavoro di ricerca, di leggerezza, rispetto della salute e sicurezza che ogni giorno lo troverà sempre allo stesso modo.
Non resta che farsi tentare e dare il benvenuto ad ALT Montesilvano!