Pescara. “Nonostante il ritardo accumulato e procurato alla Regione Abruzzo sull’istituzione della Zona economica speciale si continua a mescolare e fare confusione sul tema dell’autorità Portuale e i corridoi strategici di trasporto e comunicazione”. Lo afferma l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Mauro Febbo dopo un’interrogazione del deputato del Pd Camillo D’Alessandro.
“Il richiamo a Civitavecchia”, chiarisce Febbo, “è stato fatto dal presidente Marsilio riferendosi all’autostrada del mare, corridoio 5, che nulla a che fare con la Zes. Ricordo come il precedente esecutivo guidato da D’Alfonso invece di arrivare ad una definitiva, concreta e proficua perimetrazione della Zes ha perso 18 mesi facendo solo convegni ed incontri inutili senza mai deliberare come richiesto dagli uffici del ministero. Tant’è che hanno rimediato anche un pasticcio e una brutta figura deliberando il 7 agosto dello scorso anno l’istituzione della Zes con il Molise non sapendo che lo stesso aveva deciso il 5 agosto (due giorni prima) di andarsene con la Puglia. Per poi arrivare al vero e proprio pastrocchio quando a dieci giorni dal voto delle elezioni regionali, dopo un anno e mezzo di chiacchiere, immobilismo e pressappochismo, hanno avuto il barbaro coraggio di deliberare la perimetrazione della Zona Economica Speciale dove emergono gravi errori, lacune tecniche, elaborati sbagliati e con esclusioni di importanti insediamenti industriali”.
“Si tratta”, sottolinea Febbo, “di una perimetrazione totalmente diversa da quella pensata e condivisa dai sindaci interessati e dalle associazioni imprenditoriali coinvolte dove mancano interi territori importanti con insediamenti industriali strategici come ad esempio Fara Filiorum Petri e zone stralciate improvvisamente come successo nei territori di Vasto, San Salvo e Paglieta”. “Adesso”, prosegue l’assessore, “l’impegno del nuovo esecutivo e del sottoscritto è di recuperare il tempo perso e intervenire immediatamente per arrivare ad una seria, concreta, credibile e funzionale zonizzazione e perimetrazione delle aree ricadenti all’interno della Zes tenendo conto delle istanze territoriali e delle potenzialità economiche indicate da tutti gli attori. Infine” conclude Febbo, “l’onorevole D’Alessandro può stare tranquillo che il presidente Marsilio ed il sottoscritto hanno idee ben chiare su come e con quali attori ed autorità strategici avvalersi per realizzare sia la Zes sia le altre opportunità rimaste nel cassetto per capricci, litigi e indecisionismo del centrosinistra”.