L’ingresso nelle Rsa è consentito solo a visitatori in possesso di Certificazione Verde Covid-19. Lo specifica il documento del ministero Salute. “Le Certificazioni – si legge – fatto salvo diversa successiva indicazione normativa nazionale, possono essere utile strumento di orientamento alla regolamentazione di visite e uscite programmate, compatibilmente alla situazione locale e alla specificità di servizi e strutture che possono accogliere utenti con diverso grado di fragilità e rischio trasmissione infettiva. La certificazione non sostituisce il rispetto delle misure di prevenzione e contrasto della diffusione del contagio”.
“L’accoglimento di nuovi ospiti nelle Rsa è permesso nelle strutture in cui non sono presenti ospiti Covid-19 positivi, cioè strutture ‘Covid-free’. Laddove presenti ospiti positivi l’accoglimento è permesso solo nel caso in cui il modello organizzativo o strutturale garantisca una netta separazione delle attività dedicate, secondo valutazione dei Direttori delle strutture e in base alle possibilità delle stesse di gestire in modo completamente autonomo le aree con pazienti Covid-19 da quelle con gli assistiti negativi”.
Riguardo i nuovi ingressi nelle Rsa, nelle strutture con più del 95% dei vaccinati i nuovi ospiti con una protezione vaccinale completa non avranno quarantena all’ingresso e nessun test iniziale ma solo uno screening periodico come gli altri ospiti. I nuovi ospiti con protezione vaccinale parziale, potranno programmare nella struttura la seconda dose, non avranno quarantena all’ingresso ma un test iniziale, dopo 7 giorni e successivamente uno screening periodico come gli altri ospiti Invece, i nuovi ospiti non vaccinati ma guariti dal Covid-19 da non più di sei mesi, non avranno nè quarantena nè test all’ingresso ma al termine dei 90 giorni è prevista la programmazione di una singola dose vaccinale. Infine, i nuovi ospiti non vaccinati avranno un perido di quarantena di 10 giorni, un test all’ingresso e a 10 giorni e la programmazione tempestiva della prima dose di vaccino. “ln ogni caso – precisa il documento – si evidenzia, coerentemente con le previsioni del D.L. 44 del 2021 , l’obbligo della vaccinazione anti-Covid19 per tutto il personale sanitario e gli operatori di interesse sanitario. Diversamente, per i volontari, addetti all’animazione o ad altre attività occasionali vale quanto previsto dal green pass (certificazione verde Covid-19) o attestazione (non autocertificazione) delle stesse condizioni”.