L’Aquila. Un percorso unico tra i dolci tipici abruzzesi e gli abbinamenti per concordanza e per tradizione con i migliori vini regionali. E’ la nuova sfida lanciata per la promozione enogastronomica regionale. E’ stato questo il tema della degustazione promossa dall’Associazione nazionale “Le donne del Vino”, delegazione abruzzese, che si e’ animata nello spazio istituzionale della Regione Abruzzo, alla presenza di esperti, come il giornalista Mauro Giacomo Bertolli, di Food24-Il Sole 24 ore, e il presidente della Confederazione pasticcieri italiani, Federico Anzellotti. Il tema dell’incontro e’ stato “Dulcis in fondo. E oltre”, nel quale si e’ svolto un viaggio nella migliore tradizione dolciaria abruzzese abbinata a vini come il cotto, il passito e il muffato, seguendo il criterio tecnico di abbinamento per concordanza, cioe’ “I dolci con i vini dolci”, ma anche per tradizione, come gli accostamenti a spumanti o con il Cerasuolo e il Montepulciano d’Abruzzo Doc. “E’ la nuova sfida che dobbiamo lanciare per la promozione del vino – ha sottolineato il presidente della Confederazione Pasticcieri italiani, Federico Anzellotti – perche’ e’ un’arma straordinaria: la tradizione dolciaria abruzzese, tipica e famosa nel mondo, abbinata al vino, sia dolce che secco ma anche i rossi, potrebbe rappresentare oggi una nuova frontiera per la promozione vitivinicola regionale”. Inoltre l’Abruzzo ha lanciato la sfida per la conquista del mercato delle bollicine. In occasione del Vinitaly, nell’area degustazione della Regione Abruzzo, il Consorzio di tutela dei vini abruzzesi, ha presentato oggi 28 etichette di vitigni tipici (cococciola, pecorino e passerina) che potrebbero qualificare questa missione perche’, secondo gli esperti, hanno caratteristiche simili agli champagne. “Per le cantine abruzzesi rappresenta una grande opportunita’ – ha detto l’assessore regionale alle politiche agricole Dino Pepe – e oggi e’ stata l’occasione per presentare al mercato internazionale i nostri vitigni e le loro peculiarita’. Il percorso e’ ancora lungo ma sono convinto che la strada intrapresa e’ quella giusta. Nei momenti di crisi e’ necessario mandare messaggi positivi”. Per il vice presidente nazionale dell’Associazione italiana sommelier, Roberto Bellini, il progetto e’ ambizioso ma possibile. “Il territorio abruzzese ha forti potenzialita’ e caratteristiche che devono essere sfruttate; in passato, e lo voglio ricordare con orgoglio, il Trebbiano e il Montepulciano sono diventati vini importanti grazie alla determinazione profusa dei vitivinicoltori abruzzesi – ha spiegato Bellini -. Il pecorino, ad esempio, mi sembra che abbia ottime potenzialita’ in questo senso, soprattutto per attirare il gusto dei nuovi giovani. La competizione, insomma, e’ tanta, ma l’Abruzzo puo’ fare la sua parte”. Luca Pannunzio, delegato provinciale di Pescara dell’associazione italiana sommelier, e’ fiducioso sullo spumante abruzzese: “Abbiamo vini complessi e minerali che danno spumanti molto profondi e simili agli champagne”. La sfida e’ stata lanciata, ora si attende la risposta del mercato.