Una vita di follie, di giorno giardiniere, di notte aguzzino: il carnefice romeno che ha sconvolto l’Italia
Lanciano. Emergono nuovi, inquietanti, particolari attorno alla rapina che ha sconvolto l’italia. Dopo aver catturato tutta la banda di aguzzini che, con ferocia inaudita, si è accanita contro i coniugi Martelli, il day after porta a galla uno scenario di incredibile violenza coltivata e sviluppata negli anni, distribuita con terribile equità tra Abruzzo e basso Lazio.
Come ha raccontato la giornalista Angela Nicoletti sulle pagine di Frosinone Today, Alexandru Bogdan Colteanu nel 2013 venne arrestato a Frosinone (assieme al fratello) per il pestaggio – altrettanto brutale – con relativa rapina ai danni del padre dell’ex sindaco Marini. L’anziano genitore venne legato per ore a una sedia sulla quale fu ripetutamente percosso a sangue (con lesioni guaribili in quaranta giorni e uno shock mai del tutto superato). Circa venti giorni dopo analoga sorte toccò a una coppia di imprenditori. In entrambi i casi le rapine avevano come oggetto la ricerca di denaro.
I due fratelli – nel 2013 ancora minorenni – di giorno svolgevano lavori di giardinaggio e, all’occasione, di manovalanza, ma di notte davano sfogo a tutta la loro violenza. Solo grazie all’interno della squadra mobile di Frosinone, all’epoca guidata dal questore De Matteis e dal capo della squadra mobile, il vice questore Carlo Bianchi, la loro scelleratezza conobbe un freno. Prima rintracciati, poi individuati e alla fine braccati tra le strade di campagne, vennero arrestati e condannati a sei anni di carcere dal tribunale dei minori di Roma.
Foto: FrosinoneToday