L’Aquila. Presieduta dal prefetto dell’Aquila, Cinzia Torraco, si è tenuta questa mattina in prefettura una riunione informativa per l’esame della problematica connessa al previsto arrivo in provincia di cittadini ucraini in fuga dalle zone di guerra.
All’incontro hanno partecipato il capo gabinetto della Regione Abruzzo, Massimo Verrecchia, dirigenti della questura dell’Aquila, i comandanti provinciali dell’arma dei carabinieri e della guardia di finanza e i responsabili del dipartimento prevenzione e dell’unità operativa complessa “Igiene, epidemiologia e sanità pubblica” della Asl 1 dell’Aquila, Avezzano e Sulmona.
Nel corso della riunione sono stati illustrati tutti i modelli operativi da attuare per la gestione dell’accoglienza dei cittadini provenienti dall’Ucraina, in attesa della definizione normativa e delle relative circolari applicative ministeriali.
Il Prefetto ha garantito la massima e totale disponibilità della Prefettura sul tema del coordinamento di tutte le operazioni e l’applicazione di quanto prevederà il decreto legge in via di pubblicazione, dando intanto contezza delle misure approvate dal Consiglio dei Ministri di ieri circa l’ampliamento dei posti di accoglienza nei C.A.S. e nella rete S.A.I. e rammentando che al momento ogni disponibilità espressa o accoglienza già attuata da parte dei sindaci della provincia rimane a gestione indipendente dei comuni di riferimento, non rientrando attualmente nella rete di accoglienza degli stessi C.A.S.
Dalla regione è pervenuta la disponibilità, come già avvenuto con i profughi afgani, all’utilizzo temporaneo dell’Interporto di Avezzano, per il tempo necessario ad individuare soluzioni più strutturali e nell’auspicio che le condizioni meteo non peggiorino: la struttura garantirebbe altresì la possibilità di poter tenere concentrata ed unita una popolazione che ha già vissuto sofferenze e alla quale si eviterebbe in tal modo la dispersione della comunità sull’intero territorio provinciale.
I dirigenti della Asl hanno evidenziato tutte le problematiche connesse sia al rispetto delle normative covid vigenti che al successivo inserimento dei cittadini nel sistema di assistenza di medicina generale, fornendo comunque la massima disponibilità al superamento di ogni eventuale problematica.
I rappresentanti delle Forze dell’Ordine, infine, hanno garantito l’espletamento di tutte le operazioni di sicurezza per quanto attiene ai previsti controlli al momento dell’arrivo dei cittadini ucraini sul territorio provinciale.