Ucraina. Mariupol non è caduta in mano russa. Le forze ucraine continuano a resistere. “La nostra valutazione oggi è che Mariupol è ancora contesa e gli ucraini ancora stanno combattendo per difenderla dalla conquista russa”, ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, in un briefing con i giornalisti. “Avete voi stessi visto le immagini, avete visto la devastazione che i raid aerei della Russia hanno inflitto a Mariupol, ma noi riteniamo che le forze dell’Ucraina ancora stanno combattendo”, ha aggiunto.
Kirby ha sottolineato che i russi vogliono prendere Mariupol per la sua “collocazione strategica: gli garantirebbe illimitato accesso di terra tra il Donbass e la Crimea”. Allo stesso tempo ha sottolineato l’importanza per l’Ucraina per quello che il suo porto rappresenta “per la vita economica: è la loro città, è parte del loro Paese e loro non hanno rinunciato” a difenderla, ha concluso.
“La situazione di Mariupol fa sì che sia difficile pronunciarsi sul numero delle vittime, la città è sotto assedio”, ma “al momento stiamo parlando di 20-22.000 morti a Mariupol”, ha detto alla Cnn il governatore della regione di Donetsk, Pavlo Kyrylenko. Ieri il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva parlato di “decine di migliaia” di morti a Mariupol.
Secondo i media ucraina, nella città un reparto di Marines ucraini della 36ma Brigata avrebbe rotto l’assedio delle forze russe e sarebbe riuscito a connettersi con il reggimento Azov a sua volta accerchiato nella zona del porto. Alla base delle news, le dichiarazioni di un ufficiale su “una operazione speciale” che ha permesso a “diverse centinaia di marines, inclusi i feriti, di uscire” dall’accerchiamento dei russi.