Pescara. “Siamo davanti a una situazione eccezionale che richiede uno sforzo epocale. Noi sindaci siamo pronti a fare la nostra parte nella maniera più efficace possibile, ma sappiamo di essere di fronte ad una situazione molto complessa e delicata proprio perché riguarda la vita di migliaia di minori, in tanti casi soli, che diventano diretta responsabilità del nostro Paese e dei Comuni.
Per questo è necessario offrire le migliori capacità e le migliori strutture a disposizione, attraverso regole certe e uniformi su tutto il territorio nazionale. È necessario che i Comuni siano messi nelle condizioni di accogliere i minori disponendo delle risorse necessarie per supportare le procedure con un fondo ad hoc della protezione civile”.
Lo hanno chiesto al governo il presidente Anci e il delegato Anci alla Immigrazione, Antonio Decaro e Matteo Biffoni, incontrando oggi a Palmanova, presso la sede della protezione civile regionale del Friuli Venezia Giulia, il Presidente del Consiglio Draghi e il commissario di Protezione Civile Fabrizio Curcio.
“Il 40% dei minori ucraini arrivati ad oggi nei nostri Comuni sono infatti bambini tra i 6 e i 14 anni”, hanno ricordato Decaro e Biffoni. In questo contesto, hanno spiegato al presidente del consiglio, “l’Anci è pronta a mettere a disposizione la rete SAI già attrezzata ma è necessaria una semplificazione nelle procedure di ampliamento delle strutture e dei servizi così da offrire una rete flessibile in base ai bisogni”. Per essere operativi in tempi rapidi, hanno aggiunto gli esponenti Anci, “devono essere messe a disposizione dei Servizi sociali dei Comuni regole chiare per la gestione degli affidi temporanei presso le famiglie che avranno inevitabilmente bisogno di un sostegno da parte nostra”. Segnalata anche la necessità di un coinvolgimento diretto dei Comuni e velocità negli interventi: “Siamo disponibili a confrontarci e a lavorare insieme come abbiamo già fatto in altre occasioni emergenziali ma abbiamo necessità di condividere modalità e metodi per essere consapevoli di ciò che accade sui nostri territori e risponderne di conseguenza”, hanno detto ancora Decaro e Biffoni.