L’Aquila. Ferme nel tempo, collegamento fra l’allora e l’oggi, paradigma che interpreta l’identità storica e civica perduta della città, le mura storiche hanno sollecitato una riflessione sui nuovi utilizzi e linguaggi che hanno travalicato il restauro fine a se stesso. Su questa attenzione Lucia Arbace, direttore del Polo Museale dell’Abruzzo, ha voluto richiamare le conoscenze di istituzioni, studiosi e associazioni per accompagnare la mostra in corso al MuNDA “Le mura dell’Aquila” con un inedito ciclo di dieci incontri ogni giovedì alle 17.30, caleidoscopio, fra pietre e terra, della cinta muraria. Così fra riti e leggende, porte, controporte, torri e avvistamenti, studi cartografici e storici le mura parleranno. E parlando narreranno di noi, della nostra civitas, e della vocazione alla resilienza urbana della città dell’Aquila.
Si inizia giovedì con il primo incontro. Paolo Buonora, già dirigente Archivio di Stato di Roma e L’Aquila, presenta Il progetto “mura della città” nei documenti d’archivio. I dieci appuntamenti, organizzati dal Polo Museale dell’Abruzzo in collaborazione con l’Università degli Studi dell’Aquila, daranno la possibilità agli studenti di accreditare 2 crediti cfu per almeno 8 incontri, 1 credito formativo per quattro. Entrata gratuita per possessori di card e studenti universitari, ridotto a 2 euro per i soci delle associazioni, intero per gli altri utenti
Seguirà cena, per chi volesse partecipare, di tre portate, al costo di 20 euro bevande incluse, presso il ristorante “Le origini” alle 99 cannelle con ricette della cultura gastronomica contadina.