Fossacesia. L’antica Fonte di Venere e il belvedere di San Giovanni in Venere a Fossacesia sono tornati fruibili dai turisti in concomitanza con le 31/a edizione delle Giornate FAI di Primavera, con taglio del nastro nel corso di una cerimonia alla presenza tra gli altri del sindaco di Fossacesia Enrico Di Giuseppantonio, di padre Marcello Pallotta, Superiore dei Passionisti che gestiscono l’abbazia di San Giovanni in Venere e l’area monumentale e del presidente della Delegazione Fai di Lanciano, Ersilia Caporale.
La Fonte di Venere, costituita da due vasche in pietra con la volta della struttura in gran parte a botte, è di epoca
romana: di proprietà dello Stato, così come l’area del complesso monastico, è una delle testimonianze
dell’esistenza dell’antico tempio pagano dedicato a Venere Conciliatrice, su cui successivamente venne edificata
l’abbazia. Il restauro è stato possibile grazie a dei Fondi Cipe per 500.000 euro e ha riguardato la ricostruzione
del muro oggetto di dissesto, riposizionando le pietre del manufatto demolito.
Inoltre, è stato realizzato il percorso pedonale con gradinata attraverso il quale si può raggiungere il piazzale dell’abbazia e sono state predisposte le basi per l’illuminazione.
“L’altra parte di finanziamento è stata utilizzata per il consolidamento del muro di sostegno delle scarpate e la pavimentazione, con ciottoli calcarei, del vialetto, del Belvedere, che s’affaccia sul golfo di Venere e sulla Costa dei Trabocchi – hanno spiegato il sindaco e l’assessore ai Lavori Pubblici Petragnani – L’impegno dell’Amministrazione comunale per San Giovanni in Venere è stato sempre molto forte. È chiaro che nonostante gli sforzi da parte nostra ci si è imbattuti in procedure e passaggi burocratici che hanno fatto ritardare la tabella di marcia sugli interventi programmati. San Giovanni in Venere non appartiene a Fossacesia, è patrimonio della nostra regione ed è uno dei monumenti di culto e turistici d’Italia. Abbiamo bisogno dell’impegno dei rappresentanti parlamentari abruzzesi, della Regione per la sua tutela, per la sua cura e conservazione”.