Teramo. Dopo avere atteso inutilmente il rimborso aggiuntivo da parte di Enel per il blackout che a gennaio 2017, durante l’ondata di maltempo, li aveva lasciati per giorni senza luce, alcuni utenti hanno scoperto che l’assegno era stato emesso e inviato da tempo, ma a loro non era mai arrivato; anzi, nonostante si trattasse di assegno non trasferibile, qualcun altro lo aveva incassato. La segnalazione è dell’associazione teramana di consumatori ‘Robin Hood’ che, sulla scorta di una decina di segnalazioni ricevute, ha avviato azioni di tutela, invitando gli enti preposti ai dovuti controlli. E-distribuzione (società del gruppo Enel), “con l’emissione dell’assegno intestato all’utente e regolarmente incassato ritiene, a ragione, di aver assolto al proprio obbligo – scrive in una nota il presidente dell’associazione, Pasquale Di Ferdinando – e può attendere l’esito della definizione della denuncia penale per riemettere le somme.
La responsabilità in effetti – prosegue Di Ferdinando – risulta essere della banca, per il pagamento di assegno bancario non trasferibile a persona diversa dal reale beneficiario in violazione dei criteri stabiliti dalla circolare ABI del 7-5-2001. La responsabilità penale – conclude – è di chi ha sottratto l’assegno al reale beneficiario”. In proposito Enel fa sapere di aver contattato l’associazione dando la disponibilità a fornire supporto nel verificare i casi specifici. “L’erogazione degli indennizzi è avvenuta secondo la modalità scelta caso per caso dai richiedenti, bonifico o assegno – precisa Enel – Per quanto riguarda quest’ultima modalità, alla luce della segnalazione
dell’Associazione relativa ad alcuni casi anomali nel teramano, Enel continuerà a seguire la vicenda con massima attenzione e a fornire assistenza per quanto di propria competenza, valutando anche eventuali azioni a tutela dei propri interessi e di quelli dei cittadini nei casi in cui dovessero essere accertati comportamenti fraudolenti da parte di terzi”.