Trent’anni fa l’abbattimento del Tornado di Cocciolone, il video che l’Italia non ha mai dimenticato

Nella notte tra il 17 e il 18 gennaio del 1991, una formazione di otto cacciabombardieri Tornado dell’Aeronautica Militare decollò dalla base aerea di Al Dhafra, negli Emirati Arabi, dove erano rischierati per l’operazione Locusta,ricorda questa mattina il Corpo Armato sui canali social, a 30 anni dall’abbattimento del Tornato su cui i due ufficiali erano a bordo,Durante l’azione di bombardamento su alcuni obiettivi a nord di Kuwait City, il Tornado con a bordo il Maggiore Pilota Gianmarco Bellini e il Capitano Navigatore Maurizio Cocciolone, dopo aver centrato il target, fu purtroppo abbattuto dalla contraerea irachena e i due Ufficiali furono catturati.L’intervento dei velivoli italiani rientrava nel dispositivo di sicurezza messo in atto dal Consiglio di Sicurezza dell’ONU a seguito dell’invasione del Kuwait da parte delle Forze Armate irachene, avvenuta il 2 agosto 1990. Di lì a qualche mese lo stesso Consiglio di Sicurezza avrebbe esteso il mandato delle forze partecipanti, dando il via all’Operazione Desert Storm.
La sua storia, unita per sempre a quella del collega Bellini che oggi vive in America a Virginia Beach, non è mai stata dimenticata.