L’Aquila. In gergo alpinistico si parla di “voli”, ma in realtà, anche se ben equipaggiati e in totale sicurezza, mentre si scala una parete rocciosa può capitare di perdere un appiglio e, comunque legati a una corda, si viene giù anche per qualche metro. È quanto successo a una trentacinquenne di Ocre mentre stava arrampicando nella falesia di monte Aquila, sul versante aquilano del Gran Sasso. Nella caduta la donna ha sbattuto una caviglia su un terrazzino di roccia più sporgente, cosa che le ha impedito di proseguire la scalata. Imbarellata dal medico del Cnsas, presente sul posto insieme a diverse squadre del Soccorso per un’esercitazione regionale, è stata recuperata dall’elicottero del 118 che l’ha portata all’ospedale San Salvatore dell’Aquila.
Un escursionista, invece, sarebbe stato colto da maltempo. In montagna il bel tempo può giocare brutti scherzi, le condizioni meteo possono cambiare repentinamente mettendo in difficoltà anche gli escursionisti più esperti. È infatti in corso, sul monte Prena, tra vado Ferruccio e il monte Camicia, l’operazione di soccorso di un escursionista di Terni che, a causa del maltempo, ha perso il sentiero per tornare a valle. Raggiunto a piedi dai tecnici del Cnsas, l’uomo sta procedendo con i soccorritori in direzione della propria autovettura. In squadra è presente anche il medico del Soccorso Alpino. “Siamo al terzo soccorso della giornata, due a monte Aquila e questo, ora, che ci vede impegnati sul monte Prena – spiega il delegato alpino Antonio Crocetta. “Oltre a raccomandare la massima prudenza, agli amanti della montagna ricordo che, per agevolare le operazioni di recupero e limitare al minimo i tempi d’intervento, anche quest’anno, nel weekend e per tutta l’estate, i soccorritori del Cnsas turneranno a Campo Imperatore”.