L’Aquila. “Con quali garanzie per i servizi di trasporto del Comune di L’Aquila entrera’ Ama Spa (Azienda pr la mobilita’ aquilana, ndr) nella azienda unica dei trasporti abruzzesi, partendo dal presupposto che la societa’ TUA, acronimo di Trasporto Unico Abruzzese, gia’ all’atto del suo insediamento, ha tagliato parte cospicua dei servizi di trasporto su tutta la provincia dell’Aquila?”. E’ quanto si chiede il capogruppo di NCD al Comune dell’Aquila Alessandro Piccinini che, oltre a porre gli interrogativi sul futuro dei trasporti a L’Aquila dopo la fusione, riflette sulla opportunita’ di una scelta come quella prospettata, “dove una societa’ come l’Ama, in sostanziale pareggio di bilancio – osserva l’esponente politico – entra a far parte di una compagine societaria dove la sola Arpa Spa porta in eredita’ una situazione debitoria allarmante”. All’interno del C.d.A. della nuova azienda – le cui indiscrezioni portano alla indicazione di tutti rappresentanti della costa (con la costante e solita esclusione di membri delle aree interne e, in particolar modo, dell’aquilano) – chi garantira’ la quantita’ e qualita’ dei servizi per i cittadini delle nostre zone che hanno necessita’ di spostarsi su un territorio sterminato (in termini di percorrenza chilometrica)? Sara’ finalmente risolta – si chide ancora Piccinini – la questione della mancata compartecipazione della Regione Abruzzo al rimborso chilometrico (un milione di km. e’ fuori dalla contribuzione) per il trasporto pubblico urbano che invece l’ente, garantisce alla costa?. Quanto emerso stamattina in seno alla Prima commissione consiliare, all’incontro con il sindaco e i vertici dell’ Ama sul tema in questione, e’ sconsolante. Appare quanto meno incauta – sostiene l’esponente di opposizione – una adesione senza adeguate garanzie, sia con riferimento al rimborso chilometrico e sia sulla copertura dei servizi sul territorio aquilano a costi invariati per i cittadini. Sorprende, inoltre – commenta infine Piccinini – che se non ci fosse stata una formale richiesta da parte dei consiglieri comunali per una richiesta di audizione, nessuno, all’interno dei vertici della partecipata aquilana, avrebbe sentito la necessita’ di informare la proprieta’ su scelte strategiche e assetti societari di tale importanza”.