L’Aquila. Una famiglia impegnata in un’escursione sul monte Prena del Gran Sasso d’Italia è stata travolta durante un nubifragio da un torrente d’acqua che ha portato via e ucciso una donna di 44 anni. In salvo suo marito e i due figli, una adolescente di 13 anni e un bambino di 9 anni. Tutto è iniziato ieri pomeriggio, quando un violento temporale ha sorpreso i malcapitati ai piedi della vetta del Prena, che tocca i 2.561 metri di altitudire. In breve tempo una enorme quantità di acqua si è accumulata in bacini temporanei, favoriti anche da vecchia neve che ha formato vere e proprie dighe. Improvvisamente l’acqua si è riversata a valle trasportando rocce e massi e travolgendo la donna, che non ha avuto scampo. La situazione estremamente pericolosa ha costretto il padre, inerme di fronte all’accaduto, a restare in quota con il bambino ed a mandare la ragazzina a valle in cerca di aiuto. Giunta sulla strada asfaltata, la tredicenne è stata accompagnata da un passante a Campo Imperatore e da lì è stato lanciato l’allarme al 118. Una squadra del Soccorso alpino verricellata in quota da un elicottero ha provveduto a recuperare padre e figlio, bloccati da ore su un dirupo di 50 metri e ormai allo stremo delle forze per la caduta continua di massi. In serata i tre sventurati sono stati accompagnati all’ospedale San Salvatore dell’Aquila, nel cui obitorio si trova anche la salma della donna. La famiglia era residente a Teramo e l’uomo, dipendente della locale Asl, è stato ricoverato in con una prognosi di una ventina di giorni a causa di un principio di ipotermia e alcune contusioni. Illesi i due figli che, non accortisi di quanto accaduto alla madre, avevano trovato riparo in una piccola grotta. Entrambi sono tornati a casa accompagnati da parenti. Intanto l’autorità giudiziaria ha disposto l’autopsia per capire se la donna sia morta a causa di un malore o per i traumi riportati.