Pescara. Un evento al Salone del Libro di Torino è stato al centro dell’esame e del controesame di diversi testimoni delle difese nel processo, presso il tribunale collegiale di Pescara, sulle presunte tangenti nel settore Cultura della Regione Abruzzo, inchiesta, denominata “Il Vate”, che nel 2003 portò agli arresti domiciliari l’allora assessore regionale alla Cultura Luigi De Fanis. La sua ex segretaria Lucia Zingariello, convolta nell’inchiesta, è uscita di scena patteggiando una condanna a un anno e 11 mesi di reclusione. Nel processo, insieme a De Fanis, sono imputati il rappresentante legale dell’associazione Abruzzo Antico Ermanno Falone, il responsabile dell’Agenzia per la promozione culturale della Regione Abruzzo Rosa Giammarco e l’imprenditore Antonio Di Domenica. “Ero vice presidente dell’associazione Abruzzo Antico, che costituimmo nel 2012 per creare un volano di propaganda politica in vista delle elezioni regionali abruzzesi che si pensava ci sarebbero state nel novembre 2013. Fu una decisione assunta da noi dello staff insieme all’assessore De Fanis e pensata per prendere voti”.
E’ la testimonianza di Massimiliano Zocaro, attuale coordinatore cittadino di Forza Italia a Vasto (Chieti) ed ex collaboratore politico di De Fanis, “Come associazione Abruzzo Antico abbiamo ricevuto, tramite affidamento diretto, un contributo di 28mila euro per la partecipazione al Salone del Libro ha spiegato Zocaro In cassa non è rimasto neanche un euro e abbiamo utilizzato tutte le risorse per pagare gli alberghi e le prestazioni di coloro che hanno tenuto eventi gastronomici e culturali a Torino”. I finanziamenti sono stati erogati tramite la legge regionale 43/73, poi abrogata, che disciplinava organizzazione, adesione e partecipazione a convegni e altre manifestazioni culturali con possibilità di distribuzione di fondi. Secondo alcuni ex funzionari della Regione chiamati a testimoniare, la legge dava all’assessore il potere di scegliere le associazioni da finanziare con la massima discrezionalità. Il presidente del tribunale collegiale, Michela Di Fine, ha aggiornato l’udienza al prossimo 10 maggio, per continuare l’esame dei testimoni delle difese: complessivamente dovranno essere ascoltate ancora 33 persone.