Vasto. Aggressione, “di stampo fascista”, e che ”non viene sottovalutata dalla polizia di Vasto”, come ha appreso l’Ansa, ieri sera in un locale pubblico in viale Dalmazia a Vasto Marina, quando delle casse acustiche diffondevano a tutto volume ‘Faccetta Nera’. A raccontare l’accaduto è Nicholas Tomeo, avvocato 31enne di Vasto, che ha affidato il racconto delle violenze subite a Facebook e che non è stato ancora ascoltato in Commissariato. “Ieri sera, mentre passeggiavo a Vasto Marina, ho sentito da lontano suonare ‘Faccetta nera’ a volume altissimo da un locale della zona. Mi sono avvicinato chiedendo di interrompere subito la musica. A quel punto, a quanto pare il titolare del locale, dopo aver finto tranquillità, sull’uscio della porta d’ingresso mi aggredisce colpendomi violentemente al volto”. L”aggressore sarebbe anche uscito dal locale “per continuarmi a provocare con saluti romani e gridando ‘A noi!’. La beffa inoltre è che il luogo dove si trova il locale, è un ex campo di internamento. Il che rende il tutto molto più grave”. Tomeo si è recato al pronto soccorso dell’ospedale di Vasto dove ha avuto 3 giorni di prognosi per trauma cranica e zigomale. Al momento non ha presentato ancora querela “sto valutando perché la mia vuole essere una
denuncia pubblica per rilanciare un’allerta sociale e politica, non di appartenenza. Queste cose non possono
essere più accettate nel 2018, la violenza fascista e razzista e per certi versi legittimata dai comportamenti del
governo, in tema di migranti. Quello che è accaduto ieri – dice all’Ansa – con il suono diffuso dagli amplificatori
in un luogo pubblico, è una musica violenta che rimanda a un periodo violento che a quanto pare non hanno
ancora dimenticato”. E ancora: “È necessaria una risposta antifascista e antirazzista che continui a costruire
vertenze sociali, culturali e politiche contro ogni razzismo e fascismo”. Il commissario Rosetta Di Santo al
momento sta raccogliendo tutti gli elementi utili. “Si è trattata di una lite, stiamo attenzionando l’episodio –
dichiara – che non viene assolutamente sottovalutato per stabilire eventuali provvedimenti”. Il titolare avrebbe
parlato di un momento goliardico durante una festa privata con il locale non aperto al pubblico.