Pescara. Una famiglia di turisti abruzzesi è scampata alla strage terroristica di Tunisi consumatasi questo pomeriggio al museo del Bardo, nel cuore della città a pochi passi dal parlamento. Cinque uomini in abiti militari ed armati di kalashnikov sono rimasti asserragliati per più di due ore all’interno del museo prendendo in ostaggio centinaia di persone. A seguito di una sparatoria tra i terroristi e le forze antiterrorismo tunisine, che ha messo fine all’assedio, ci sarebbero morti e feriti. La Farnesina ha confermato che quattro italiani sono stati uccisi ed altri sei feriti, ma il bilancio è ancora provvisorio. Anche due degli attentatori, entrambi di nazionalità tunisina, sono morti, mentre gli altri tre membri del commando sarebbero riusciti a fuggire. Tra le vittime ci sarebbero anche due tunisini, tra cui un agente di polizia, mentre tra le vittime straniere, oltre a quelle di nazionalità italiana, ci sarebbero polacchi, tedeschi e spagnoli. Gran parte degli italiani coinvolti nella strage erano membri di un gruppo appena sbarcato da una nave della costa crociere, giunta questa mattina al porto di Tunisi per una crociera di sette giorni nel mediterraneo occidentale. Momenti di angoscia per la famiglia dell’imprenditore pescarese Alessio Terra in crociera con moglie e figli proprio sulla Costa Fascinosa. L’imprenditore pescarese, titolare del noto stabilimento balneare “La Croce del Sud”, riferisce di non essere andato in visita al museo per evitare che i bambini, di 7 e 10 anni, potessero annoiarsi. Dunque Alessio Terra, la moglie Monica ed i loro due figli sarebbero scampati alla tragedia solo per caso, scoprendo quanto accaduto ai loro compagni di crociera solo al rientro sulla nave, intorno alle 15,30 tramite al canale italiano della televisione a bordo. A quel punto, dopo aver appreso la tragica notizia ed immaginando lo spavento e l’apprensione dei propri parenti, hanno subito cercato di mettersi in contatto con Pescara. La telefonata è giunta ai parenti della famiglia Terra intorno alle 17,30 “siamo sulla nave, ripartiremo domani”, è quanto Alessio Terra avrebbe detto ai propri familiari per tranquillizarli. Federica Di Marzio