L’Aquila. “Dati ridotti, limitati e lacunosi su circa 800mila chilometri di rete stradale italiana, ovvero quella che fa capo a regioni, province, città metropolitane e comuni”.
È quanto emerge da una prima ricognizione condotta dalla Direzione generale per la sicurezza delle infrastrutture stradali e autostradali di Ansfisa ed illustrati dal direttore, Fabio Croccolo, durante la presentazione della prima Relazione annuale dell’Agenzia.
“La stratificazione normativa, i frequenti passaggi di gestione e la vetustà delle opere rendono attualmente molto difficile avere dati certi sul perimetro della rete e sulle sue caratteristiche”, ha spiegato Croccolo, sottolineando che “mancano anche le informazioni qualitative, fondamentali per la definizione di moderni Sistemi di Gestione della Sicurezza da parte dei gestori o dei proprietari”.
L’Ansfisa “ha già avviato una prima grande ricognizione, chiedendo il coinvolgimento degli enti locali nella rilevazione dei dati per la conoscenza della propria rete di competenza”, ha aggiunto il direttore.
“Il prossimo passo dovrebbe essere la costituzione un moderno sistema di supervisione e monitoraggio della sicurezza delle infrastrutture”, ha precisato Croccolo.