
“Ci chiediamo – continua Corneli – perché le opposizioni, ed in particolare il Partito Democratico, notoriamente vicino al concessionario, invece di cadere nel ridicolo cercando di prendersi il merito degli stanziamenti che questo governo ha predisposto per la messa in sicurezza dei viadotti, non facciano invece pressioni sull’Azienda affinché paghi i lavoratori rimasti senza stipendio e tenuti sotto ricatto”.
“È ora di dire basta e, oltre alla messa in sicurezza affrontata dal Decreto Genova, ieri approdato in aula, altrettanto urgente è l’approvazione della nostra legge anticorruzione che finalmente darà un giro di vite alla corruzione e alla collusione tra politica e portatori di interessi economici”.