Il terremoto in Valnerina delle 21,18 è stato avvertito in tutto lo stivale, dalla Puglia all’Alto Adige: percepito con minore intensità ma a maggiori distanze rispetto alla scossa di Amatrice, a influire sulla diversa percezione è stato l’orario. A dirlo sono i dati raccolti da “Hai sentito il terremoto?”, un progetto dell’Istituto Nazionale di Geologia e Vulcanologia (Ingv) per monitorare gli effetti dei terremoti grazie alla testimonianza delle persone. “Rispetto al terremoto di Amatrice del 24 agosto ha spiegato Patrizia Tosi, una delle responsabili del progetto Ingv della scossa di ieri di magnitudo 5.9 delle 21,18 si è avuta una percezione leggermente minore da parte della popolazione che vive a una distanza fino a 150 chilometri ma ad avvertirla sono stati in molti, dall’Alto Adige alla Puglia”. A dirlo sono gli oltre 7000 questionari compilati online da persone che hanno visitato il sito di Hai sentito il terremoto?, un progetto nato per monitorare in tempo reale i terremoti sfruttando le percezioni delle persone. “Il dato è perfettamente compatibile con la scossa di magnitudo inferiore rispetto a quella di Amatrice” ha aggiunto ”dato che conferma come le persone, anche se non sono strumenti sono comunque degli indicatori molto affidabili e forniscono misure molto buone”. I dati mostrano però una particolarità: “le oscillazioni lievi” ha aggiunto Tosi ”come il movimento di un lampadario, ossia indici che rientrano nella definizione di III grado della scala Mercalli, sono invece state avvertite a distanza maggiori. Questo molto probabilmente è dovuto alla differenza di orario, in questo caso erano sveglie”.