L’Aquila. “Ci metteremo a sedere con i familiari delle vittime del terremoto e con i residenti per trovare una soluzione. Comunque, il parco della memoria si farà a piazzale Paoli, se in tempi brevi ci sarà l’accordo, tenteremo di realizzare l’opera per il decimo anniversario del terremoto”. Così il vice sindaco dell’Aquila Guido Liris sul delicato tema della realizzazione del Parco della Memoria, una sorta di Ground Zero da dedicare alla memoria dei 309 morti del terremoto del 6 aprile 2009. L’assenza di un luogo della Memoria dopo nove anni è tornato fortemente d’attualità recentemente, anche con toni polemici, nella notte del 6 aprile scorso, proprio nel corso della fiaccolata per il nono anniversario della tragedia. In particolare, si è registrata un’accesa discussione tra l’ex consigliere comunale Vincenzo Vittorini, che a causa del sisma ha perso moglie e figlia, e un residente, Luigi Trivelloni. Si è espressa duramente anche la presidente del comitato delle vittime della Casa dello studente, Antonietta Centofanti, che per le lungaggini burocratiche che caratterizzano il progetto aveva minacciato di non organizzare più la fiaccolata. Il progetto finanziato con circa 900 mila euro è pronto, da mesi si attende la gara di appalto, peraltro annunciata dalla stessa amministrazione comunale dell’Aquila, ma è tutto fermo con l’area abbandonata a vicina al degrado, anche per una raccolta di firme dei residenti che hanno espresso dubbi sull’iniziativa, a cominciare dal problema dei parcheggi e dalla previsione progettuale di taglio di alberi secolari alla luce dal rialzo di un metro e mezzo dell’attuale piazzale. La scelta è caduta su piazzale Paoli perché nella zona si è registrato il più alto numero di vittime. L’idea è nata dalla precedente amministrazione di centrosinistra, ma sono passati anni prima che venisse imboccato un percorso amministrativo concreto.
“Un punto di incontro si potrebbe trovare realizzando il parco della Memoria nel piazzale preservando gli alberi secolari ai lati – spiega ancora Liris – e riqualificando la scalinata. Il problema dei parcheggi lo affronteremo nell’ambito della soluzione complessiva della questione – spiega ancora il vice sindaco. Nella notte tra il 5 e il 6 aprile scorso si è impegnato a sbloccare il progetto anche il presidente del Consiglio comunale, Roberto Tinari. Nel Parco della Memoria, al terzo livello quello di piazzale Paoli, sorgerà tra le altre cose una fontana a raso con giochi d’acqua, panchine, viali e un obelisco. Nel progetto originario che secondo quanto affermato dal vice sindaco Liris, sarà modificato, la maxi piazza, ideata da Manfredo Gaeta e Annalisa Di Luzio, vincitori del concorso per la progettazione, è su tre livelli da 7.800 metri quadrati complessivi e prenderà il posto di piazzale Paoli, nelle vicinanze delle zone dove ci sono stati più lutti nel terremoto 2009. Il livello più alto sarà a piano strada, si fonde con la Villa comunale e il piazzale
dell’Emiciclo riaperto. Il livello intermedio è in piazza 6 aprile, con una pavimentazione frammentata e dei ruderi a ricordo. Infine, alla quota più bassa, la vasca della fontana monumentale con l’obelisco, sul cui fondo corrono delle ‘radici’, che verrà spenta da dicembre, mese in cui iniziò lo sciame sismico, fino al 6 aprile, quando verrà riaccesa come segno di rinascita. Circa 3.500 metri quadrati verranno pavimentati prediligendo materiali drenanti, cioè in grado di assorbire l’acqua meteorica e trasmetterla al terreno sottostante. La vasca misurerà 450 metri quadrati, altri 300 saranno dedicati al giardino secco e circa 3.500 metri quadrati saranno di
verde, tra quello già presente e nuove sistemazioni.