L’Aquila. “Al presidente del Consiglio ho detto che abbiamo presentato un documento al ministro della giustizia, frutto del lavoro del coordinamento nazionale delle vittime dei disastri nel quale si chiede di investire in prevenzione e in sicurezza, di fare finalmente verità nelle stragi impunite italiane e anche riforme della giustizia in direzione dell’accelerazione dei processi, e della lotta alla prescrizione facile.
Conte mi ha risposto che dal primo gennaio 2020 la prescrizione sarà bloccata dopo la sentenza di primo grado e che queste sono misure che ogni paese civile dovrebbe attuare”. Così il medico chirurgo, Vincenzo Vittorini, tra gli organizzatori della fiaccolata come componente del comitato familiari delle vittime del sisma dell’Aquila, ieri notte, al corteo di commemorazione delle 309 vittime nel decennale del terremoto, tra cui anche la moglie e la figlia di 9 anni di Vittorini. E proprio in riferimento al decennale, il medico ha sottolineato che “siamo qui e continuiamo a combattere non per il presente e nemmeno per il passato. Quello che ci è stato tolto non ce lo restituirà mai nessuno. Lottiamo perché in futuro mai nessuno dovrà patire quello che noi abbiamo patito. A L’Aquila a Viareggio, a San Giuliano Di Puglia a Genova. Non può essere più possibile”.