Tagliacozzo. La tragedia dell’esplosione della pirotecnica Paolelli di Tagliacozzo, nella quale hanno perso la vita tre persone, e altre quattro sono rimaste ferite, porta all’attenzione dei nostri amministratori la questione della sicurezza sui cosiddetti stabilimenti a rischio d’incidente rilevante, cioè quelle aree, sottoposte al controllo di un gestore, nelle quali sono presenti sostanze pericolose all’interno di uno o più impianti, comprese le infrastrutture o le attività comuni o connesse, nelle quali possono verificarsi eventi, tipo un’emissione, un incendio o un’esplosione di grande entità, dovuti a sviluppi incontrollati, che possono verificarsi durante l’attività, e che possono dare luogo ad un pericolo grave, immediato o differito, per la salute umana o per l’ambiente, all’interno o all’esterno delle strutture. In Abruzzo gli stabilimenti inseriti in questa particolare categoria sono 26, di cui 6 si occupano di produzione e/o deposito di esplosivi, 4 sono stabilimenti chimici o petrolchimici, una distilleria, 7 depositi di gas liquefatti, 2 depositi di oli minerali, 2 stoccaggi sotterranei e 4 hanno produzione di diversa natura non specificata. Il Governatore della regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, a margine della sua visita nel luogo della tragedia a Tagliacozzo ha manifestato il suo impegno per affrontare i temi della sicurezza sul lavoro, e l’assessore alla protezione civile, Mario Mazzocca, anch’egli sul luogo dell’esplosione, ha evidenziato come “questo nefasto evento, unitamente a quello di un anno fa a Città Sant’Angelo, induce certamente ad una riflessione sull’applicazione della normativa vigente, anche se il governo regionale può fare poco da solo, ma certamente può, presa coscienza dello stato dell’arte, sottoporre agli organi superiori un dossier da utilizzare come strumento per rivedere protocolli e disposizioni per evitare in futuro il ripetersi di tragedie come questa”.