“La scuola è un pilastro della nostra società. Proprio per questo alla scuola dobbiamo un grande rispetto. E, nel nome della scuola, occorrono, pur nel normale confronto dialettico che deve esserci sempre in una società sana e democratica, più collaborazione, più proposte e meno scontro politico. Approfittare della scuola per fare mera propaganda, ancor più in periodi delicati come questo, significa non agire nell’interesse delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi”. Così la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina alla Camera.
Il lavoro fatto per la ripartenza della scuola “ha coinvolto, voglio ricordarlo subito, migliaia di persone in tutta Italia: dirigenti scolastici, direttori dei servizi generali e amministrativi, docenti, personale ATA, dipendenti degli uffici dell’Amministrazione scolastica, genitori, Enti locali, Sindacati, Associazioni che rappresentano alunne e alunni con disabilità, rappresentanti di tutte le scuole del sistema nazionale di istruzione e formazione, ivi comprese le scuole paritarie. Una squadra che ha lavorato senza sosta, in ogni angolo del Paese, con un obiettivo comune: riportare a scuola studentesse e studenti. A tutte e tutti coloro che hanno contribuito a questo risultato voglio rinnovare, in quest’Aula, il mio più sentito grazie. Se la scuola sta ripartendo è grazie a questo sforzo corale, di cui il Paese deve essere orgoglioso”. Così la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina in una informativa alla Camera. “Il Governo ha lavorato in questi mesi nell’ottica di valorizzare ed ascoltare il contributo di tutti, rispondendo e dando sostanza ad un mandato parlamentare chiaro: far ripartire l’attività delle scuole in sicurezza”.
“La propaganda elettorale ha usato la scuola in un modo sconsiderato. Faccio un appello a tutti: teniamo fuori la scuola dalle dispute elettorali. È da irresponsabili strumentalizzare l’educazione delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi, per un pugno di voti. Restiamo sul terreno della dialettica politica. Quella politica che pensa al futuro delle prossime generazioni e non all’immediato, effimero, consenso delle più vicine tornate elettorali”. Così la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina alla Camera. L’intervento ha suscitato applausi dalla maggioranza e grida e critiche dall’opposizione. “Con la ripresa delle attività scolastiche emergerà, altresì, una verità: il Governo ha fatto quello che era suo dovere fare in un costante equilibrio tra diritto all’istruzione e diritto alla salute, il Parlamento ha approvato leggi che hanno consentito di intervenire puntualmente nella gestione dell’emergenza e nella programmazione del nuovo anno scolastico”.