Pescara. Quattro posti letto, di cui due già attivi, strumentazione d’avanguardia, ampi spazi e, soprattutto, colori e disegni di soggetti fiabeschi per favorire l’umanizzazione delle cure. Appare così la Terapia Intensiva Pediatrica (Tip) di Pescara, oggi inaugurata nell’ospedale cittadino.
Un’iniziativa, frutto della sinergia tra associazioni, Asl e istituzioni, fortemente voluta dall’associazione ‘Progetto Noemi’ che prende il nome dalla bambina, ora 11enne, alla quale a soli tre mesi fu diagnosticata la Sma1 e che nel tempo è divenuta simbolo delle battaglie di tante famiglie che quotidianamente gestiscono piccoli pazienti con disabilità gravissima. Si tratta della prima e unica Tip d’Abruzzo, regione che finora era tra le sei in Italia senza una struttura del genere.
All’evento inaugurale, nell’Aula magna dell’ospedale, hanno preso parte, tra gli altri, il direttore generale della Asl del capoluogo adriatico, Vero Michitelli, il direttore della Terapia intensiva e Anestesiologia, Rosamaria Zocaro, il direttore sanitario dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, Massimiliano Raponi, il presidente dell’associazione “Progetto Noemi” e padre della bimba, Andrea Sciarretta, il sindaco di Pescara, Carlo Masci, il direttore generale del dipartimento Sanità della Regione Abruzzo, Claudio D’Amario, l’assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì, il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, e il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli.
Con i lavori conclusi a marzo scorso, a partire da luglio la Tip ha già assistito dieci piccoli pazienti. La Terapia intensiva pediatrica, in area dedicata e separata dalla Terapia Intensiva degli adulti, consente di avere un percorso di cura intensiva e avanzata dei bambini critici, di ottenere una migliore prognosi, abbassare la mortalità ed elevare le possibilità di ottenere un recupero ottimale, nonché ridurre la mobilità passiva.
Fondamentale la presenza di medici e infermieri altamente specializzati nella gestione delle esigenze specifiche dei bambini. Non a caso lo svolgimento delle attività formative per il personale rientra nell’ambito di una convenzione con il Bambino Gesù di Roma. Grazie alla donazione del “Progetto Noemi” gli spazi dedicati alla Tip sono stati rinnovati e decorati. L’opera “L’isola dei colori di Noemi” è stata realizzata dall’artista Silvio Irilli di Ospedali Dipinti. Si tratta di un “percorso che nasce dal 2013” ha detto Sciarretta nel suo intervento, ricordando come Noemi sia diventata “portavoce di centinaia di persone. “È un progetto di portata epocale. Oggi vince tutto l’Abruzzo, vince una comunità intera. Questo è un punto di inizio, non di arrivo”.
“Abbiamo finalmente raggiunto questo obiettivo dopo un lungo lavoro condotto in sinergia tra Istituzioni e l’associazione Progetto Noemi”, ha esordito Marsilio, “purtroppo, in mezzo ci sono stati due anni di Covid e questo ha fatto in modo che le terapie intensive, i medici e tutto il personale sanitario, venissero assorbiti per molto tempo dall’emergenza delle malattie infettive. In ogni caso”, ha proseguito, “si è raggiunto ugualmente il traguardo e, tal proposito, è stata fondamentale la collaborazione con l’ospedale pediatrico Bambino Gesù che ha permesso di garantire e offrire formazione e competenze adeguate ai nostri operatori. Da oggi, ha spiegato Il Presidente- tutte le famiglie abruzzesi sanno che anche in Abruzzo un neonato che ha bisogno di terapia intensiva la può trovare qui a Pescara. Questo significa aver rafforzato l’offerta sanitaria abruzzese e non è cosa da poco”.
Inoltre, Marsilio ricordando che “la rete ospedaliera regionale è stata già approvata dalla Giunta regionale”, ha confermato che “presto verrà trasformata in legge dal Consiglio regionale. Nello specifico”, ha sottolineato, “il governo Meloni, in particolare il ministro Schillaci, ha approvato questa formulazione e noi pensiamo che il modello abruzzese potrà fungere da apripista e da esempio per le altre Regioni che hanno come noi la caratteristica di una bassa densità demografica ed una conformazione orografica prevalentemente montuosa che non consente di obbedire ai dettami del decreto Lorenzin”.
“Oggi inauguriamo un reparto che garantirà assistenza appropriata ai pazienti in età pediatrica per l’emergenza”, ha spiegato l’assessore Verì, “nel caso in cui si manifestino patologie ad alta complessità. Questo risultato lo abbiamo ottenuto grazie a una sinergia messa in atto negli anni precedenti. Sinergia”, ha proseguito, “che ha visto come elemento fondamentale non solo l’Associazione Noemi, col suo grande contributo, ma anche l’ospedale Bambino Gesù che ha fornito sia la formazione e che il sostegno attraverso delle convenzioni. Adesso”, ha concluso l’assessore, “stiamo firmando un’ulteriore convenzione proprio per fare in modo che i nostri operatori, i nostri sanitari, possano verificare le dinamiche e la presa in cura dei piccoli pazienti all’interno dei reparti dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù”.