L’Aquila. Inizia oggi il tour abruzzese di Matteo Salvini, segretario federale della Lega Nord e leader del nuovo progetto politico “Noi con Salvini”. L’Abruzzo è stato scelto come prima tappa per la presentazione ufficiale del movimento. A partire dalle 11, farà visita al polo industriale di Avezzano, colpito purtroppo dalla grave crisi economica, accompagnato da una delegazione sindacale locale, e da Simone Angelosante (ex sindaco di Ovindoli, ex An), per poi incontrare i cittadini in centro intorno alle 12.30. Il suo scopo è illustrare ai marsicani e agli abruzzesi i contenuti salienti della sua proposta politica finalizzata a rilanciare il Paese, in vista anche della grande manifestazione nazionale convocata a Roma in Piazza del Popolo il 28 febbraio. Successivamente, alle 14.30, fara’ tappa a L’Aquila, in Piazza Duomo e nei cantieri della ricostruzione post sisma. Prima di concludere il suo tour abruzzese a Montesilvano, alle ore 17 e’ previsto un incontro pubblico nella Villa comunale di Roseto degli Abruzzi.
E proprio in previsione della vista di Salvini la notte scorsa, sono stati commessi atti vadalici contro l’associazione “Abruzzo con Salvini” di Teramo. Sono state , infatti, realizzate alcune scritte all’esterno del ristorante Stonehenge, dove era in programma la cena inaugurale dell’associazione. Scritte sui muri contro Salvini e la Lega e colla per sigillare gli ingressi del locale pubblico.“Mai con Salvini. Lega razzista e ladra” la scritta fatta con spray nero. L’episodio è sotto l’attenzione della Digos della questura di Teramo. In una nota Domenico Graziani, portavoce regionale dell’associazione, ed Emidio Di Giandomenico, portavoce Provinciale di Teramo, parlano di “ennesimo attacco alle idee”. “Un atto tanto basso – si legge – non può essere giustificato per nessuna ragione men che meno da una non condivisione delle nostre idee e programmi che, sono diretti a riformare la mala politica e a cambiare il sistema burocratico ed Europeista, che tanto ci ha penalizzato”. “Spesso veniamo accusati a livello locale e nazionale di essere xenofobi e razzisti – scrivono ancora – ma, anche dai recenti accadimenti emerge il contrario. Il chiaro segnale intimidatorio, non ci fermerà ma ci rafforza nella convinzione che la direzione intrapresa è quella corretta”.