L’Aquila. E con settembre arriva il cambio di stagione. Arriva il cambio in giunta e si cerca il tanto atteso rimpasto che consentirà a big Luciano di andare avanti nella corsa della sua regione veloce. Una Regione che in poco più di un anno ha incontrato mille ostacoli di tipo politico per filare via dritta verso le epocali riforme promesse in campagna elettorale. Compromessi fortemente cercati e ottenuti a caro prezzo che chissà se riusciranno a reggere il peso delle insoddisfazioni. Ha vinto Gerosolimo, hanno perso D’Alfonso, D’Alessandro, Sel e Mazzocca. Le dimissioni degli assessori della giunta D’Alfonso rappresentano una pantomima per gettare fumo negli occhi e nobilitare i passi indietro che hanno dovuto compiere D’Alessandro e Mazzocca”. Così Gianni Chiodi, presidente emerito e consigliere regionale di Forza Italia, nel commentare le dimissioni in blocco degli assessori dell’amministrazione abruzzese.
”La realtà è che Abruzzo Civico e Gerosolimo sono riusciti ad avere un assessorato e ad imporre a D’Alfonso una serie di punti programmatici – conclude Chiodi – mentre altri due membri della giunta sono stati bocciati, visto che D’Alessandro è finito fuori, mentre Mazzocca ricoprirà un ruolo svuotato di poteri come quello di sottosegretario”. Anche il Movimento 5 stelle fa sentire la sua voce e con Sara Marcozzi, osserva: “Siamo allibiti, evidentemente D’Alfonso ha fatto troppe promesse, non solo agli elettori, ma anche ai suoi alleati, che adesso presentano il conto. Si apre un precedente pericoloso, perchè a questo punto per ottenere qualcosa dal governatore basterà non presentarsi ad una seduta del Consiglio regionale e non rispondere per una giornata al telefono”.
Maurizio Acerbo, ex consigliere regionale di Rifondazione Comunista non risparmia critiche e aggiunge: “E’ una manovra puramente di facciata. D’Alfonso sa bene che Sel e Mazzocca non andranno mai all’opposizione e non faranno mai cadere la sua Giunta, mentre qualche problema in più potrebbe arrivare da ex democristiani come Gerolosimo, che adesso il governatore sta cercando di accontentare”. Reggerà questo pericoloso salto nel vuoto? Politicamente forse si, ma l’attività amministrativa riuscirà a recuperare il tanto tempo perso agli aggiustamenti elettorali? Agli abruzzesi quanto costerà il tira e molla dei nostri amministratori?