Penne. “Cerimonia toccante, però resta l’amaro in bocca per non aver sentito pronunciare la parola giustizia”. Lo ha detto l’avvocato Romolo Reboa legale di un superstite e i familiari di tre delle 29 vittime della slavina di Rigopiano, insieme con i legali Roberta Verginelli, Maurizio Sangermano e Gabriele Germano a proposito della cerimonia in memoria delle vittime del resort svoltasi ieri nel palazzetto dello sport di Penne (Pescara) per iniziativa dell’Arcidiocesi di PescaraPenne.
Circa duemila le persone presenti. “E’ stato come se chi celebrava ritenesse che le vittime sono state provocate dall’imponderabilità della natura”, ha aggiunto Reboa, “riferendosi alle parole pronunciate dall’arcivescovo di Pescara Tommaso Valentinetti e non dalla somma di umane responsabilità”.