“Ricostruire ora”: il documento del PD Abruzzo inviato al Governo e al PD Nazionale
Fina: "Dalla ricostruzione dipende la sopravvivenza di un pezzo d'Italia"

2) Occorre definire e approvare una legge quadro per tutte le emergenze che si verificano nel territorio nazionale, affinché non si generi incertezza a ogni evento (come nei casi del 2009 e del 2016/2017) e si uniformino procedure e diritti delle popolazioni;
3) Vanno definite azioni specifiche per permettere la ricostruzione cosiddetta “leggera” per i terremoti del 2016 e del 2017;
4) Va predisposto un intervento normativo per evitare l’accumulo degli incarichi di progettazione da parte degli studi tecnici che rallentano in modo significativo la ricostruzione, in entrambi i crateri;
5) Vanno varate norme straordinarie per la ricostruzione pubblica;
6) Occorre una maggiore responsabilizzazione, con aumento di funzioni, per i sindaci dei Comuni del territorio del cratere 2016/2017;
7) Vanno varate norme sui poteri sostitutivi dei Comuni nei confronti dei cittadini o soggetti inadempienti alla presentazione dei progetti. Come esempio guida è di grande utilità la delibera del Comune dell’Aquila risalente al giugno 2016 proprio sul tema dei poteri sostitutivi in caso di inadempimento;
8) Occorre definire un limite degli interventi della giustizia amministrativa in caso di interventi di ricostruzione quando questi riguardano la sicurezza e la ripresa dei centri colpiti;
9) Vanno varate norme sugli uffici del Genio Civile in materia di progetti di ricostruzione. Gli uffici del Genio Civile non reggono l’urto di un flusso cospicuo di progetti come quelli della ricostruzione privata per le forti carenze di personale. Occorre intervenire con norme specifiche in tale senso anche mutuando l’esempio delle SOA o delle Società di verifica dei progetti pubblici;
10) Occorre rilanciare un’azione per la messa in sicurezza dei centri storici dell’appennino e una politica per la loro rinascita economica e sociale. La ricostruzione in sicurezza e la difesa delle peculiarità storiche dei centri minori costituisce l’occasione per una politica rivolta alla ricettività turistica e l’apertura di piccole imprese verdi.