L’Aquila. All’indomani della notizia pubblicata su Abruzzolive, sul ritrovamento delle ricette mediche abruzzesi nella terra dei fuchi, la Regione annuncia di voler fra luce sulla stana vicenda. La denuncia è di padre Maurizio Patriciello che sulla sua pagina facebook aveva scritto della presenza di ricette mediche provenienti dall’Abruzzo rinvenute in una discarica abusiva della terra dei fuochi. Il Dipartimento Salute e Welfare della Regione, ha comunicato di aver già attivato il Servizio Ispettivo in relazione alla vicenda delle migliaia di vecchie ricette, prescritte in Abruzzo, ritrovate in una discarica abusiva tra Caivano, Acerra e Afragola, in Campania. C’e’ stato anche un incontro con il Nas dei carabinieri di Pescara, in cui i funzionari regionali sono stati informati dell’avvio di un’indagine da parte del comando di Napoli dello stesso Nas. “Non appena ci verranno comunicati ulteriori sviluppi negli accertamenti – sottolinea l’assessore alla programmazione sanitaria Silvio Paolucci – provvederemo a informare tutti i nostri concittadini, perche’ si tratta di un fatto grave, su cui va fatta piena chiarezza”. Le ricette mediche, per legge, devono essere conservate per un periodo minimo di 3 anni, trascorsi i quali possono essere avviate a distruzione. Lo smaltimento viene gestito autonomamente dalle singole Asl, che lo affidano a ditte specializzate.