L’Aquila. “Siamo di nuovo costretti a rivolgerci agli organi di stampa per ricordare a Istituzioni e politica le difficoltà estreme in cui ci troviamo, dopo oltre due anni dalla chiusura della sede aquilana del laboratorio Intecs”. Così in una nota le Rsu ex Intecs dell’Aquila sulla vertenza dei ricercatori “ancora alla ricerca di soluzioni”. Le rappresentanze sindacali chiedono all’assessore regionale alle Attività Produttive Mauro Febbo, che aveva dato rassicurazioni sul reinserimento, un incontro urgente “per fare il punto sulla nostra vicenda e di presidiare il piano di reinserimento lavorativo sui progetti dell’asse strategico Space Economy, co-finanziati dalla Regione Abruzzo”.
“Situazioni che”, denunciano gli ex Intecs, “non si sono concretizzate. Sono 63 i lavoratori licenziati quando il Laboratorio di ricerca ha chiuso definitivamente i battenti: per loro sono scaduti gli ammortizzatori sociali. “Nel dicembre 2019 – continua la nota -, i lavoratori sono stati convocati da Thales Alesnia Space per sostenere i colloqui tecnici, in base alle competenze. Alcuni lavoratori sono stati esaminati più di una volta e da team tecnici differenti. Dopo due mesi, dell’esito dei colloqui non si hanno notizie. La situazione attuale vede l’assenza di prospettive concrete; sono terminati gli ammortizzatori sociali per i pochi lavoratori che avevano potuto usufruirne; il progetto ItalGovSatCom, sul quale era previsto il reinserimento dei lavoratori exIntecs, è stato assegnato lo scorso luglio; l’azienda Forender24, la startup intermediaria per l’assunzione dei lavoratori, è pronta da mesi e disponibile anche a fare investimenti privati per accelerare la soluzione. Grandi speranze erano arrivate dalla sottoscrizione della convenzione per il primo progetto, ItalGovSatCom, curato dall’Agenzia spaziale italiana (Asi), lo scorso 30 luglio, in seguito alla quale l’assessore Febbo aveva rassicurato sulle ‘positive ricadute sul territorio per le aziende abruzzesi, che sono in coerenza con il montante degli investimenti regionali e del Mise’ e sull’avvio ‘della verifica dei curricula dei lavoratori ex Intecs al fine di circoscrivere le professionalità dei ricercatori in linea con il progetto, così come previsto dal protocollo d’intesa che era stato sottoscritto in Regione con l’allora vice presidente Lolli che, in cambio dell’impegno forte del governo regionale sulla strategia della Space Economy aveva chiesto fossero riassorbiti nei progetti i ricercatori ex Intecs'”.