L’Aquila. È tornato a parlare della sua idea di Italia e di Europa il presidente del consiglio Matteo Renzi, in occasione della firma del Masterplan per l’Abruzzo. “Il Masterplan tiene insieme l’infinitamente piccolo con l’infinitamente grande che ogni sindaco deve fronteggiare”, afferma il premier nel suo intervento. “La città non è semplicemente un agglomerato di costruzioni, ha anche una dimensione spirituale”. Poi torna a parlare di Europa, in cui, come negli Stati Uniti con l’ascesa di Trump, si sta affermando un clima di paura: “è il tempo della paura dell’altro”. Di fronte ad uno scenario così difficile, continua il premier, l’Italia non può essere un agglomerato indistinto di persone ma deve ricostituirsi comunità. Il motore più potente di questo processo deve essere la cultura, su cui il governo sta investendo: “la cultura ti permette di non essere un numero, ma un cittadino”. Poi cita il successo diplomatico del ministro Gentiloni in Austria sul caso Libia. In questo contesto si colloca il masterplan: concretezza e puntualità degli impegni presi sono fondamentali per ripristinare la fiducia dei cittadini nella classe dirigente. Ora il prossimo obiettivo è riuscire a realizzare in tempi brevi i progetti programmati. Il premier lancia l’appello verso i giornali locali e gli stessi cittadini per un controllo vigile sui cantieri. Poi conclude: “Entro la fine di agosto torniamo a trovare Cialente”. Qualche fischio per il presidente da parte dei protestanti, dei quali sono state ricevute due delegazioni. Lolli e la senatrice Pezzopane hanno mostrato impegno per i lavoratori collaborando con la commessa H3G affinché essi possano avvalersi delle clausole sociali, in modo da non perdere il loro posto. Ma il percorso è solo all’inizio. @DiegoRenzi