Teramo. Da abruzzese a abruzzese, “come me ma del teramano”, confida che “sara’ sempre in me vivido il ricordo dei momenti passati insieme da corregionali”. Antonio Razzi rende onore a Marco Pannella e spiega che “secondo me, dovevi essere tu il Presidente della Repubblica: avremmo visto veramente non solo il guardiano dei diritti e della Costituzione ma un vero e proprio guerriero integerrimo” “La dipartita di Marco Pannella, sembrera’ strano data la veneranda eta’, e’ prematura rispetto ai tempi e alle trasformazioni che il paese sta cercando di darsi”, riprende il senatore FI. “C’e’ un disperato bisogno di uno come lui nel panorama politico italiano”, dice ancora “dell’amico Pannella” al quale manda a dire che “la tua presenza, il tuo apporto sempre nella notizia, manchera’ agli italiani e alla politica pura della quale ti sei fatto interprete in tre quarti di secolo di attivismo”. “Ne hai combinate di tutti i colori”, dice ancora, attribuendogli un episodio (“persino fumando una canna”) ma certo non dove indicato da Razzi (“in aula”). “Sei stato dirompente perche’ questo e’ un paese che ha bisogno di forti scosse per capire i suoi errori. Caro Marco, ci siamo conosciuti in tempi non sospetti quando, da abruzzese frequentavi la comunita’ degli abruzzesi in Svizzera. Con te – conclude Razzi – manchera’ una voce, quella voce di onesta’ civile, politica ed intellettuale che dovrebbe fare da esempio ai giovani italiani. Caro Marco ci lasci il Pannellismo ed un pezzo di storia indimenticabile”.