L’Aquila. “Ho chiesto all’assessore regionale Dino Pepe, che ha accolto favorevolmente la proposta, di convocare con urgenza una riunione operativa a cui dovranno partecipare il sindaco di Castel del Monte, quelli degli altri comuni interessati, la Camera di Commercio dell’Aquila e il Parco nazionale Gran Sasso e Monti della Laga. Dovrà essere fatto tutto il possibile e il necessario per rimuovere gli ostacoli che, allo stato attuale, impedirebbero lo svolgimento della prossima Rassegna ovini a Campo Imperatore”. È quanto scrive in una nota il consigliere regionale abruzzese Pierpaolo Pietrucci, presidente della Commissione Territorio. “È giusto prevedere norme stringenti per la sicurezza delle persone – prosegue – ma altrettanto importante deve essere il buon senso: va contemperata la sicurezza con quello che non esito a definire diritto alla sopravvivenza e allo svolgimento di una manifestazione così peculiare, caratteristica e fondamentale per l’identità del nostro territorio”.
È dello scorso maggio la decisione del comune di Castel del Monte (L’Aquila) di modificare il regolamento comunale per preservare il significato originario della manifestazione e supportarne i veri protagonisti, i pastori, viste le disastrose conseguenze dell’incendio divampato l’anno scorso, durante la 58/a edizione, quando le fiamme, generate da tizzoni ardenti caduti a terra in località Fonte Vetica e propagatesi fino al Monte Siella, hanno distrutto 330 ettari di bosco, con un danno stimato in 1,1 milioni di euro. Quindi stop al mercato ambulante organizzato ad agosto in concomitanza con la storica rassegna. La Mostra degli Ovini si tenne per la prima volta nel 1948. L’imprenditoria pastorale è ancora ben radicata in paese: le aziende hanno ricercato la loro innovazione nella filiera produttiva, mantenendo un’elevata qualità e creando prodotti di eccellenza come il “pecorino canestrato” e la lavorazione della lana con il “progetto Pecunia”. La rassegna da molti anni è organizzata dalla Camera di Commercio con il patrocinio del comune. Nel dicembre 2019 è attesa la decisione, da parte del Comitato di Governo dell’Unesco, in merito al riconoscimento della Transumanza quale patrimonio culturale immateriale dell’umanità.