Penne. La primavera è arrivata nel Centro di Educazione Ambientale “Antonio Bellini” di Collalto della Riserva Regionale e Oasi WWF del Lago di Penne.
E con la fioritura delle pratoline che hanno ricoperto la vasta sommità della collina, il 21 marzo scorso sono arrivati nel nuovo Centro di Accoglienza Straordinaria 40 donne e bambini con alcuni uomini adulti in fuga dall’assurda guerra che sta sconvolgendo l’Ucraina. I bambini corrono sul prato assolato e tornano a giocare e sorridere, lentamente riacquistano fiducia grazie alla tranquillità che la bellezza del luogo offre ai nuovi residenti temporanei. “Nessuno immaginava che a 72 anni dalla fine del secondo conflitto mondiale la Collina di Collalto avrebbe accolto di nuovo i profughi di guerra”, osserva Fernando Di Fabrizio, Direttore dell’Oasi. “In uno dei 4 edifici che oggi ospitano il CEA, i tedeschi avevano stabilito un loro comando mentre nelle masserie che confinavano con la collina fino al 1945 oltre duecento sfollati provenienti da Penne e da Pescara erano stati accolti dai residenti: l’ospitalità dei cittadini di Penne torna oggi a manifestarsi con l’accoglienza dei profughi di guerra nel CEA Bellini”.
La macchina della solidarietà si è subito messa in moto. Del resto non è la prima volta che il CEA dell’Oasi WWF del Lago di Penne ospita rifugiati o richiedenti asilo. “Anche il WWF, che proprio a Penne ha istituito la sua prima Oasi in Abruzzo, vuole contribuire ad accogliere i cittadini ucraini con alcune iniziative”, dichiara Dante Caserta, vicepresidente del WWF Italia.
“In accordo con il Comune di Penne che (primo Comune della provincia di Pescara) ha istituito un CAS a Collalto, ci stiamo organizzando per offrire a adulti e bambini alcune visite guidate nel sistema regionale delle nostre Oasi. Giornate di “natura e cultura” verranno organizzate per le famiglie che risiedono nel CEA di Penne nelle vicine Oasi WWF e riserve naturali regionali di Atri, Anversa degli Abruzzi e Serranella. Abbiamo pensato di contribuire all’importante iniziativa vestina con alcune visite mirate nelle aree protette che gestiamo, ma anche nei territori dei comuni che le ospitano, dal bellissimo centro storico di Atri al borgo di Castrovalva di Anversa degli Abruzzi, fino al lago di Serranella nella valle del Sangro”.
Gli altri comuni che ospitano alcune delle Oasi abruzzesi si affiancheranno quindi al Comune di Penne per offrire un’esperienza naturalistica e culturale che potrà rendere più piacevole questo periodo così difficile ai bambini, ma anche agli adulti che sicuramente potranno apprezzare le bellezze ambientali e artistiche della Regione dei Parchi.