Sulmona. “Attivare un tavolo tecnico per il salvare il punto nascita di Sulmona, cosi’ come richiesto da tempo dal sindaco, per fare un ragionamento che tenga conto di dati oggettivi. Bisogna tener presente non solo il numero dei parti effettuati, ma la condizione orografica, le distanze dagli ospedali piu’ vicini, la viabilita’ difficoltosa nelle zone interne, specie nella lunga stagione invernale, il rischio di una mobilita’ passiva dall’Alto Sangro verso il Molise. La decisione della soppressione sembra essere gia’ adottata, ma sara’ resa efficace entro un paio di anni. Saranno due anni decisivi per convincere Regione e Ministero ad invertire la rotta”. Lo dichiara la senatrice Stefania Pezzopane, che torna in difesa dal punto nascita di Sulmona. “In Abruzzo sono gia’ statti soppressi i punti nascita di Castel di Sangro e Popoli. Un’altra soppressione – afferma la parlamentare – va assolutamente scongiurata. Se in un’area gia’ a rischio spopolamento, sottraiamo anche servizi sanitari, quale sara’ il futuro del nostro territorio. Vogliamo condannarlo a morte?. Non conta la sicurezza quando per diventare madri bisognera’ spostarsi da Sulmona a L’Aquila o a Pescara o in altri ospedali, con tutti i disagi che ne conseguono?. Il presidio di Sulmona va rafforzato – prosegue la senatrice – rilanciandone le potenzialita’, sia attraverso una nuova equipe ed il nuovo concorso va assolutamente accelerato, sia prevedendo l’unita’ operativa presso la nuova sede del nosocomio, in procinto di essere costruito. Risanare il deficit e far quadrare i conti e’ una priorita’, ma questo non puo’ essere fatto tagliando in modo lineare i servizi a tutela della salute del cittadino e della donna. La salute e la sicurezza di madri e neonati non possono essere subordinati a standard e numeri che non tengono conto di altri standard e altri numeri”. Anche il consigliere regionale sulmonese Andrea Gerosolimo con il sindaco di Sulmona, Giuseppe Ranalli si schierano per la salvaguardia del Punto Nascita, “continueranno ad andare avanti con tutte le iniziative per la tutela del punto nascita del presidio ospedaliero, in quanto, nelle more dell’esecuzione del decreto di razionalizzazione, si rinvengono spazi per valorizzare gli elementi oggettivi afferenti la peculiare condizione geomorfologica di Sulmona”. “Il provvedimento di razionalizzazione recentemente adottato dalla Regione – proseguono Gerosolimo e Ranalli – per nessuna ragione al mondo, può rallentare l’ ambizioso programma di investimenti concernenti il patrimonio di edilizia e tecnologia sanitaria oggetto di una definitiva attività di concertazione realizzata nel passato e nel presente, che attualmente è in piena fase di attuazione. All’esito dell’incontro in Regione il Presidente D’Alfonso ha manifestato interesse a valutare, con estrema attenzione, la specificità del territorio, mostrando sensibilità rispetto alla pressante richiesta del Sindaco e del Consigliere Regionale “affinché le future generazioni possano continuare a nascere nella Città di Sulmona anche in considerazione dei consistenti interventi finanziari in corso sulla struttura ospedaliera”. Infine, il Presidente della Giunta ha assicurato “il proprio personale intervento presso la Direzione Generale della ASL affinché vengano sollecitamente esperite le procedure concorsuali per la copertura del ruolo apicale presso la unità operativa di Ostetricia e Ginecologia e il trasferimento della citata unità operativa e del reparto di pediatria presso l’ala nuova del nosocomio”.