“Una buona notizia a metà”, così il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, ha definito la proroga di 6 mesi, arrivata a pochissimi giorni dalla precedente scadenza, per la presentazione da parte delle imprese della documentazione per la restituzione delle tasse sospese a seguito del sisma 2009 allo Stato, come richiesto dall’Europa.
“Sei mesi sono un soffio e mi auguro che il Governo abbia lavorato in questo ultimo periodo non solo per studiare la concessione della proroga, ma soprattutto per porre le basi a una risoluzione definitiva. Non vorremo doverci trovare a giugno 2020, a 11 anni dal sisma, a ragionare ancora su cavilli e possibilità da esplorare. Questa proroga offre una tranquillità solo temporanea ai nostri imprenditori e alle famiglie del cratere”.
Il provvedimento è inserito nel cosiddetto Milleproroghe e non illustra la definitiva soluzione, “Stiamo ancora prendendo tempo. Utile, ma non dirimente. Il Governo deve lavorare su Bruxelles per chiarire una volta per tutte che i benefici non furono aiuti di stato e, solo in subordine, ragionare sull’innalzamento del de minimis a 500.000 euro e stralciare dalla procedura le aziende a totale capitale pubblico: il minimo sindacale dal quale non ci si può discostare. In alternativa il Governo entri in infrazione e si vada al contenzioso con la UE, come accaduto già in passato. Attualmente sono 77 le procedure aperte nei confronti del nostro Paese: ritengo che sia un’opzione che l’esecutivo dovrebbe tenere in considerazione per non condannare a una catastrofe economica un territorio già duramente colpito dalla tragedia del terremoto”, ha concluso Biondi.