L’Aquila. “La diffida della Commissione europea all’utilizzo del latte per la produzione del formaggio e degli yogurt italiani mette a rischio non solo una delle eccellenze del nostro Paese, ed in particolare della mia regione, l’Abruzzo, minandone la qualità alimentare”. Lo afferma il parlamentare del Ncd-Area Popolare, Filippo Piccone, che a tal proposito presenterà una interrogazione parlamentare, dopo che la Commissione Ue ha avviato la procedura d’infrazione perché considera la legge italiana a tutela della qualità come una restrizione alla libera circolazione delle merci, essendo la polvere di latte e il latte concentrato ampiamente utilizzati in tutta Europa. “Nel settore alimentare” aggiunge Piccone-2l’Europa sembra più concentrata a ‘demolire’ i nostri prodotti più che a salvaguardarli. Serve una presa di posizione netta e forte. Dopo che Bruxelles” continua il parlamentare di Ncd-Ap “ha già dato via libera al cioccolato senza cacao (con l’aggiunta di grassi vegetali diversi dal burro di cacao), al vino senza uva e alla carne annacquata fino al 5% e permesso anche ai Paesi del Nord di aumentare la gradazione del vino attraverso l’aggiunta di zucchero, è ora di porre un freno alla scellerata politica alimentare europea. La qualità tipica del nostro formaggio” ricorda Piccone “è tutelata dalla legge 138 dell’11 aprile 1974 che espressamente vieta ai nostri caseifici l’utilizzo di polvere di latte per produrre formaggi e yogurt proprio per difendere una delle nostre eccellenze che potrebbe essere compromessa da questa decisione europea. Prima che c’impongano anche la pizza e la pasta senza farina” conclude con una punta di sarcasmo l’onorevole Piccone “è bene assumere una posizione decisa da parte del nostro governo al fine di tutelare il Made in Italy, considerato anche che, nonostante la crisi economica, l’esportazione dei prodotti lattiero-caseari nel primo trimestre di quest’anno ha hanno fatto registrare un aumento di oltre il 9%”.