L’Aquila. “Tutta l’inconsistenza della Giunta regionale di centrodestra si è mostrata, una volta di più, nella serata di ieri in occasione della presentazione del Piano di riordino della rete ospedaliera”. Tuona il capogruppo del Movimento 5 stelle in Regione Abruzzo, Sara Marcozzi, a margine dell’esito della quinta commissione Sanità tenutasi al palazzo dell’Emiciclo all’Aquila. “L’assessore Nicoletta Verì”, sottolinea la pentastellata, “invece di andare nello specifico e spiegare dettagliatamente la visione per il futuro della sanità abruzzese, è stata in grado solamente di fornire generiche linee guida, alla stregua di un programma elettorale, affrontando il lavoro in Commissione come fosse un comizio in piazza”.
“È stato impedito ai Consiglieri regionali”, precisa l’esponente regionale dei 5 stelle, “di avere copia degli atti spediti al ministero della Salute. Un fatto grave, che nega la necessaria trasparenza con cui deve essere gestita la salute pubblica. Alla nostre insistenti richieste di spiegazioni, chiedendo se ci fossero norme specifiche che impedissero la condivisione del documento con tutti i componenti del Consiglio, l’assessore Verì ha fornito spiegazioni vaghe e inconcludenti che non avevano alcun appiglio normativo”. “Evidentemente”, spiega Sara Marcozzi, “la Lega e l’intero centrodestra preferiscono lasciare all’oscuro i cittadini su come intendano utilizzare i soldi pubblici, su quanti fondi abbiano stanziato per il Piano e su cosa, numeri alla mano, saranno in grado di fare con i nostri presidi ospedalieri”.
“I casi sono due”, chiarisce il capogruppo del M5s, “o hanno qualcosa da nascondere e non sono stati in grado di mantenere le promesse fatte in campagna elettorale, oppure sanno già di aver prodotto un documento scritto male e che verrà bocciato dal governo nazionale, così da poter continuare a fare propaganda spicciola, accusando il Ministero sui social e sulla stampa invece di assumersi le proprie responsabilità. Evidentemente, in nome della propaganda e degli slogan, il centro destra non riesce a risparmiare nemmeno la salute pubblica abruzzese”.
“Per questo”, conclude la Marcozzi, “siamo pronti a fare formale richiesta di accesso agli atti e chiediamo che sia convocata una nuova seduta della quinta commissione Sanità il prima possibile, per entrare nel merito della questione. Vedremo a quel punto, quando gli slogan non basteranno più per difendersi davanti ai numeri, quali spiegazioni forniranno ai cittadini abruzzesi”.