Pescara. Alle prime luci dell’alba odierna, i carabinieri della compagnia di Pescara, con ausilio di unità cinofile del nucleo carabinieri di Chieti, del 5° N.E.C. (Nucleo Elicotteri Carabinieri) di Pescara e del personale della compagnia di Ortona, hanno dato esecuzione all’ordinanza applicativa della misura cautelare in carcere, emessa dal giudice per le indagini preliminari Gianluca Sarandrea, su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica Luca Sciarretta nei confronti di diversi soggetti ritenuti a vario titolo responsabili del reato di spaccio di sostanze stupefacenti.
Nello specifico, 14 sono gli indagati complessivi, e in manette sono finiti i seguenti: V.P. – 28enne, M.S. – 52enne, L.P. – 49enne, G.C. – 34enne, D.R. – 45enne, T.R. – 26enne, S.G. – 41enne e A.M. – 28enne, mentre 4 soggetti rimangono indagati a piede libero.
L’attività d’indagine in parola, denominata convenzionalmente “Iron Horse” è stata avviata nei primi giorni del maggio 2019 dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Pescara, nell’ottica di contrastare e reprimere il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti nel quartiere Rancitelli, considerato zona sensibile della città, e segnatamente nel complesso di edilizia popolare denominato Ferro di cavallo, ponendo in essere una costante e sistematica attività di monitoraggio del sito, attraverso mirati servizi di osservazione, controllo e pedinamento.
Le indagini si sono concentrate sul massiccio andirivieni di assuntori, provenienti sia da Pescara che da Comuni limitrofi, che, con frequenza quasi giornaliera, si portavano proprio all’interno del Ferro di cavallo per rifornirsi delle più svariate sostanze stupefacenti; una volta bloccati i clienti e sottoposti a perquisizioni personali per accertare l’effettiva compravendita di droga, si è riusciti in breve tempo a ricostruire tutti i movimenti e le relative dinamiche di quel plesso.
Tra gli arrestati, giova evidenziare le condotte di L.P. e D.R., che nel tempo hanno assunto un importante ruolo nell’organizzazione dello spaccio di sostanze stupefacenti, ponendo in contatto gli acquirenti con i fornitori, concordando prezzi e modalità di cessione nonché accompagnando l’acquirente nel luogo convenuto e procedendo, talune volte, anche alla materiale consegna dello stupefacente.
Nel corso dell’attività d’indagine in parola sono stati inoltre già effettuati tre arresti in flagranza quali riscontro per i reati di detenzione/spaccio di sostanze stupefacenti (L.P., C.G. e S.G.), nonché recuperati e sequestrati complessivi 300 grammi di eroina, 150 grammi di cocaina e 50 grammi di speedball, considerata sostanza particolarmente dannosa per l’organismo, consistente in una miscela di eroina o morfina con cocaina o crack, originariamente utilizzata solo all’estero, ma negli ultimi anni diffusasi sempre più nel territorio nazionale.