L’Aquila. A partire dal 3 giugno scorso“E’ stato adottato con prescrizioni, nonostante i pareri negativi di diverse regioni, il decreto di compatibilità ambientale per i progetti di prospezione per la ricerca di idrocarburi presentati dalla società Spectrum Geo. Le aree interessate sono immense, collocate nel Mare Adriatico centrale e Meridionale (Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia) ed hanno un’estensione di 14.128 Km2 e 16.169 Km2, pari a tre volte l’Abruzzo! Le attività di prospezione saranno effettuate con la tecnica dell’air-gun”. E’ quanto dichiarato Coordinamento nazionale No triv e il Forum Abruzzese dei Movimenti per l’Acqua esprimendo “la loro indignazione per l’approvazione da parte del Ministero dell’Ambiente di questo progetto e chiedono alle regioni, alcune delle quali avevano espresso parere negativo come Marche, Abruzzo e Puglia, di impugnare il provvedimento. Ricordiamo che questo intervento di prospezione per la ricerca di idrocarburi prevede l’uso intensivo su larga scala dell’air-gun, la tecnica che ha un impatto sui cetacei e sui pesci, come acclarato da ricerche scientifiche di livello internazionale. Guarda caso l’approvazione del Decreto avviene ad un mese dal diktat di Renzi che ha preteso l’esclusione dell’air-gun dal disegno di legge ecoreati dopo le pressioni di Confindustria; un vero regalo per i petrolieri i cui effetti si vedono oggi”. Per No Triv e il Forum dell’Acqua si tratta dell’ennesima “conferma della volontà del Governo di avviare verso la deriva petrolifera l’intero Adriatico che è uno tra i mari più fragili e vulnerabili dal punto di vista ambientale. Riteniamo che sia indispensabile un’azione comune tra tutte le comunità della fascia Adriatica per scongiurare tutto ciò e costringere il Governo a cambiare strada e abbandonare la corsa agli idrocarburi anche in considerazione del drammatico cambiamento climatico in atto”.