L’Aquila. “Inorridisco davanti all’ipocrisia delle argomentazioni con cui gli esponenti di Fratelli d’Italia Testa, Quaglieri, Liris e D’Annuntiis mi rispondono riguardo al progetto di legge sui bambini mai nati, provando a difendere l’indifendibile”. Risponde così Sara Marcozzi, consigliere regionale e capogruppo del Movimento 5 Stelle, alle parole degli esponenti della maggioranza del partito di Giorgia Meloni riguardo il tema del progetto di legge “Bambini mai nati”.
“Ci vorrebbero far credere che la loro sofferenza sia maggiore di quella che provano i genitori in caso di aborto”, precisa la pentastellata, “e per tale motivo dovrebbe essere la Asl a prendere decisioni al loro posto. Una cosa inaccettabile. Se un deficit di comunicazione esiste, allora dovrebbero denunciare il fatto all’Assessore alla Sanità Verì, che fa parte della loro stessa coalizione, e chiederle di intervenire”.
“Sicuramente la soluzione non è un progetto di legge che invade la vita privata dei cittadini nei momenti di sofferenza e fragilità”, sottolinea la 5 stelle in Regione Abruzzo, “leggo poi un riferimento esplicito alla legge 194 senza che io avessi affermato alcunché al riguardo: scuse non richieste difficili da comprendere se si ha la certezza di essere nella ragione. Invito gli esponenti di Fratelli d’Italia a non buttarla in caciara, soprattutto su un argomento così delicato”, conclude la Marcozzi, “e ad avere il buongusto di vergognarsi in silenzio per il testo presentato”.