Teramo. I 110 dipendenti considerati ‘irregolari’ all’interno della Ruzzo Reti spa sono stati assunti nel sostanziale dispetto della normativa. E’ quanto hanno ratificato, al tavolo delle Relazioni industriali della Provincia, azienda e sindacati. In particolare, l’anno 2008 diventa la linea spartiacque: l’obbligo della selezione pubblica sarebbe stato introdotto dall’ottobre di quell’anno nell’ambito delle partecipate pubbliche. L’esame si è avvalso del parere, richiesto dalla Ruzzo Reti Spa, dell’avvocato Carlo Malinconico, il quale ha svolto “una approfondita analisi cronologica” e ricostruito in maniera analitica la “natura giuridica dei soggetti avvicendatisi nel tempo”, facendo emergere il comportamento corretto dell’azienda e la non applicabilità al caso specifico della legge regionale 23 del
2004 sulla disciplina dei servizi pubblici locali a rilevanza economica.
All’incontro, oltre al presidente della Provincia Renzo Di Sabatino e al responsabile del Servizio Relazioni Industriali dell’ente Pierluigi Babbicola, hanno partecipato per la Ruzzo Reti Spa, Antonio Forlini e Alessia Cognitti, rispettivamente presidente e componente del Cda, e la Rsu dell’azienda, assistita da Serafino Masci, Giampiero Dozzi e Alfiero Di Giammartino, rispettivamente segretari provinciali di Femca Cisl, Filctem Cgil, Uil-Fpl.